Mentre un primo riscontro è arrivato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che ha proposto un incontro in modalità telematica per il pomeriggio di domani, 26 agosto, con il proprio direttore generale Nicola Magrini, prosegue, in attesa di ricevere un segnale anche dal Ministero della Salute, l’iniziativa di sciopero della fame avviata nei giorni scorsi dalla Presidenza dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), per denunciare, come avevamo ampiamente riferito, la carenza di farmaci salvavita per l’epilessia, problema pesantemente aggravatosi in seguito alla pandemia da coronavirus di questi mesi.
Il presidente dell’AICE Giovanni Battista Pesce segnala anche il pieno sostegno alla propria azione ricevuto da Roberto Speziale, Vincenzo Falabella ed Emilio Franzoni, presidenti rispettivamente di ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e SINP (Società Italiana di Neurologia Pediatrica), nonché di Renzo Guerrini, vicepresidente della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), ricordando che le risposte attese dal Ministero della Salute e dall’AIFA riguardano sia il citato problema dei farmaci salvavita, «sia la necessità di soluzioni universalistiche riguardanti anche le altre patologie croniche e invalidanti». (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento sulla materia trattata nella presente nota. Per informazioni: assaice@gmail.com.