È stato un grande successo, con più di 9.000 contributi pervenuti in poco tempo, quello della campagna denominata #LeggiPerMe, promossa dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) in occasione del proprio centenario. In pieno lockdown, infatti, l’UICI aveva lanciato un appello, affinché persone volontarie leggessero e registrassero un brano a loro piacimento, per metterlo a disposizione delle persone con disabilità visiva che non possono leggere in modo autonomo. «La recente situazione di emergenza – aveva dichiarato in tale occasione Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI – ha aggravato le condizioni di vita delle persone ciechi e ipovedenti. Ci siamo dunque impegnati per rimanere quanto più possibile vicini al milione e mezzo di persone con problemi visivi in Italia che rappresentiamo, anche attraverso una campagna di solidarietà e di attenzione sociale come #LeggiPerMe».
Gli organizzatori, quindi, si dicono molto soddisfatti della buona riuscita dell’iniziativa: infatti, non si aspettavano certamente i 9.000 contributi ricevuti, considerando anche il breve tempo in cui l’hanno organizzata e la poca pubblicità impiegata.
Tra i moltissimi volontari che hanno donato la propria voce ci sono tanti nomi di politici, manager, scrittori, attori e giornalisti. Hanno contribuito ad esempio il presidente della Camera Roberto Fico, l’ex presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, lo scrittore Gianrico Carofiglio, la showgirl Lorella Cuccarini, il giornalista e conduttore televisivo Michele Cucuzza, l’attore-regista Silvano Piccardi, l’attore Patrizio Rispo, la doppiatrice Benedetta Ponticelli, gli attori e doppiatori Ermanno Ribaudo, Roberto Ciufoli e Stefano De Sando, il deputato Paolo Russo, le giornaliste RAI Isabella Schiavone e Maria Antonietta Spadorcia e molti altri.
All’iniziativa, inoltre, hanno dato il proprio apporto anche molti comuni cittadini, bambini, studenti, nonni, mamme, papà, insegnanti e casalinghe. In particolare, è commovente il fatto che bambini abbiano letto per altri bambini, anche se ciò ha implicato un ulteriore sforzo da parte degli organizzatori, che hanno dovuto intervenire là dove c’erano problemi di pronuncia e\o di comprensione.
Dal canto suo l’UICI ha intenzione di utilizzare le registrazioni raccolte anche a partire dal prossimo mese di settembre durante le varie celebrazioni per il proprio centenario, interrotte nei mesi scorsi a causa del coronavirus.
Il presente testo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Novemila voci amiche: successo della campagna #LeggiPerMe, per i cento anni dell’Unione Ciechi e Ipovedenti”) e viene qui ripreso – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.
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