«Un cortometraggio rivolto soprattutto a chi di disabilità ne sa poco o nulla e che magari pensa ad una condizione inconciliabile con il lavoro»: così la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che lo aveva prodotto nell’àmbito del proprio progetto JobLab. Percorsi di inclusione e occupabilità delle persone con disabilità, aveva presentato due mesi fa sulle nostre pagine il cortometraggio O L T R E – oltre il pregiudizio / oltre la disabilità (disponibile nel canale YouTube della stessa FISH a questo link), sottolineando come «la sfida a realizzare un prodotto che riuscisse a raggiungere efficacemente un pubblico generalista fosse stata raccolta dal regista Ari Takahashi, che dopo un attento studio, vari confronti e colloqui, lo aveva realizzato con grande sensibilità e perizia, occupandosi anche della sceneggiatura e dei dialoghi». «Siamo certi – concludevano dalla FISH – che il prodotto finale raccoglierà senz’altro il favore del pubblico più ampio».
Oggi, con grande piacere, accogliamo una notizia rimbalzata da Oltreoceano e diffusa dallo stesso regista Takahashi. Iscritto infatti all’Accolade Global Film Competition di La Jolla – festival californiano quanto mai prestigioso, a livello internazionale, in cui professionisti altamente qualificati nel settore cinematografico e televisivo premiano le opere del cinema, della televisione e dei nuovi media che producono intrattenimento straordinario o contribuiscono al profondo cambiamento sociale – O L T R E è stato insignito di ben due Premi al Merito, con tanto di menzione speciale, nelle categorie Disability Issues e Best Concept.
«Quale onore – ha scritto Takahashi nella propria pagina Facebook – per il nostro umilissimo O L T R E, essere premiati per ben due volte da questo festival californiano in cui tra i premiati delle categorie principali c’è gente che bazzica Oscar, Golden Globe, Emmy, Bafta Awards! Condivido dunque la gioia con le preziose persone che hanno reso possibile questo lavoro, Gabriele Di Bello, con Anna Rita Casolini, Francesco Tranfaglia, Alessandra Merico, Sabrina Subrizi. E poi Domitilla Natalini e Ugo Takahashi, Alessandro Rosa, Max Costa. Un grande grazie, inoltre, a Carlo Giacobini e Daniela Bucci, e alla FISH, che ha prodotto il video».
A proposito di Gabriele Di Bello, giovane attore con sindrome di Down, tra i protagonisti, lo scorso anno, della fortunata fiction Ognuno è perfetto, ampiamente presentata, a suo tempo, anche dal nostro giornale, è proprio il suo personaggio, come avevamo sottolineato a suo tempo, a fare da collante al corto di Takahashi, avvicinando ignari passanti a differenti disabilità, storie, difficoltà, ma anche a “imprevedibili” risorse e strategie, contribuendo in tal modo alla loro consapevolezza.
Particolarmente orgoglioso per il premio si dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FISH, che sottolinea come «l’obiettivo di O L T RE, e in generale del nostro progetto JobLab, sia stato sotanzialmente quello di affrontare il tema del diritto al lavoro delle persone con disabilità, nella consapevolezza che quello lavorativo è un àmbito in cui si configura una delle forme più evidenti di discriminazione basata sulla disabilità e di preclusione alle pari opportunità. Per questo, dunque, insieme al cortometraggio, abbiamo deciso di mettere in campo varie azioni di formazione e animazione, di promozione di reti, di ricerca e indagine, di diffusione e comunicazione e ora siamo particolarmente orgogliosi per questo riconoscimento».
Nel pubblicare dunque qui a fianco il poster del cortometraggio, aggiornato con i premi ricevuti all’Accolade Global Film Competition, riteniamo sia certamente un bel passo in avanti, sulla strada della diffusione di una nuova cultura della disabilità, che un messaggio come quello diffuso da O L T R E sia stato apprezzato al punto da ricevere due riconoscimenti tanto importanti in una manifestazione di livello internazionale. (S.B.)