Come viene reso noto dall’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), le venti Associazioni riunite nel Coordinamento Autismo Veneto, che operano in tutte le province della Regione, hanno elaborato, in vista delle Elezioni Regionali del 20 e 21 settembre, che riguarderanno anche il Veneto, l’ampio documento intitolato Autismo Veneto 2020-2025: proposte per la prossima Amministrazione Regionale (disponibile integralmente a questo link), chiedendone la sottoscrizione ai candidati alla Presidenza della Regione e al Consiglio Regionale, «per avere il loro impegno – come si legge in una nota – che porteranno avanti i progetti e le iniziative di cui le famiglie ritengono necessaria l’attuazione».
«Si tratta di un documento – aggiungono dal Coordinamento -, basato sui temi di cui sono portatrici le Associazioni, che vuole essere un modo per far sì che vengano realizzate le azioni utili a dare un’assistenza migliore alle persone con autismo e ai loro cari già previste dalla Regione».
«L’autismo non è una malattia – si legge poi nella nota -, bensì un disturbo pervasivo del neurosviluppo. Si parla anzi più propriamente di spettro autistico, perché l’entità e le caratteristiche del disturbo possono variare da soggetto a soggetto. Ad oggi, secondo i dati diffusi lo scorso anno dall’Istituto Superiore della Sanità, si stima che in Italia una persona su cento rientri nello spettro autistico. Si parla dunque della prima causa di disabilità in Italia, con circa 500.000 famiglie coinvolte di cui 40.000 nel Veneto. Le difficoltà che le persone con autismo e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno continuano però a restare, nonostante questo, in gran parte ancora sottovalutate e sconosciute alla società».
Già nel 2015, in occasione delle precedenti Elezioni Regionali, il Coordinamento Autismo Veneto aveva presentato agli allora candidati Presidenti un documento con i servizi che le famiglie e le persone con autismo si attendevano. Oggi, dunque, il Coordinamento stesso chiede a tutti i candidati «di sottoscrivere l’impegno ad attivarsi per rendere operativo quello che in questi cinque anni è stato previsto dalle Leggi Regionali, dal Piano Socio-Sanitario Regionale, dal Piano Operativo per l’Autismo della Regione, dalle Delibere di Giunta e dai Decreti Dirigenziali».
«In tal senso – conclude la nota – auspichiamo che nei prossimi cinque anni vengano attivati e resi operativi i Gruppi di Coordinamento, il Progetto Individuale di Assistenza, i due Centri Regionali di riferimento, le équipe multidisciplinari, i servizi per gli adulti, l’inserimento lavorativo, la presa in carico da parte delle Unità di Sanità Mentale, la residenzialità e quanto altro già previsto dalle norme. Quello che le persone autistiche e i loro familiari chiedono è che la Regione rispetti le normative e le disposizioni che si è data». (S.B.)
Ringraziamo Sonia Zen per la collaborazione.
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile integralmente il documento prodotto dal Coordinamento Autismo Veneto di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsaveneto@gmail.com.
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