Una decisione “storica” della Corte di Strasburgo sul diritto allo studio

Non è certo un’esagerazione definire come “storica” la decisione assunta il 10 settembre dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, che per la prima volta, a quanto consta, ha condannato l’Italia per la violazione del diritto allo studio di uno studente con disabilità, basandosi sulla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Questa importante Sentenza segna una tappa decisiva verso il rafforzamento dei diritti delle persone con disabilità nello scenario europeo ed internazionale

Mappa dell'Europa. In basso a destra un bimbo con disabilità a scuolaNon è certo un’esagerazione definire come “storica” l’importante decisione assunta il 10 settembre scorso dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo che per la prima volta, a quanto consta, ha condannato l’Italia per la violazione del diritto allo studio di uno studente con disabilità.
Si tratta esattamente del Caso G.L. contro Italia, rispetto al quale la Corte di Strasburgo ha appunto condannato il nostro Paese, per non avere fornito un’adeguata assistenza scolastica ad una minore, affetta da una forma di autismo, nei primi anni della scuola primaria (a questo link è disponibile il testo della decisione).

Nello specifico, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’articolo 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Divieto di discriminazione), in combinato disposto con l’articolo 2 del Protocollo Addizionale n. 1 alla stessa (Diritto all’istruzione), rilevando il carattere discriminatorio dell’omessa assistenza. In particolare, la Corte di Strasburgo ha sottolineato non soltanto che l’assistenza scolastica invocata dalla ricorrente le sarebbe spettata di diritto, in accordo con le disposizioni normative vigenti, ma anche le gravi conseguenze che in difetto di tale assistenza si producono ai danni di una minore nei primi e fondamentali anni di scuola primaria.

Si tratta di una Sentenza che segna decisamente una tappa importante verso il rafforzamento dei diritti delle persone con disabilità nello scenario europeo ed internazionale. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di cui si parla nella presente nota.

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