«La scuola riparte, ma ancora con tante incertezze e carenze: se da un lato, infatti, la riapertura dei cancelli, in gran parte d’Italia, è certamente un segnale positivo, dall’altro sappiamo che non tutte le scuole sono pronte per accogliere i propri alunni nei tempi previsti e alcune hanno già deciso nella propria autonomia di rimandare l’inizio delle lezioni, anche nelle Regioni dove non si era stabilito di posticipare l’inizio dell’anno scolastico»: lo si legge in una nota diffusa dall’Osservatorio Scuola dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), incentrata su un sintetico bilancio del primo giorno di scuola e, soprattutto, di ciò che ancora manca “all’appello”.
Se tuttavia molte criticità, quali i ritardi nella comunicazione e nell’organizzazione, la mancanza di banchi e insegnanti, accomunano tutti gli studenti, ce ne sono alcune che riguardano in particolare gli alunni con disabilità e a tal proposito l’Osservatorio Scuola dell’AIPD intende ricordare quali siano le indicazioni specifiche per assicurare l’inclusione scolastica, sulla base dei documenti del Comitato Tecnico Scientifico del Governo, del Piano Scuola 2020-2021 e del Protocollo sulla Sicurezza per la ripresa di settembre del Ministero dell’Istruzione.
Rispetto alla didattica in presenza, da garantire in via prioritaria per gli alunni e le alunne con disabilità, l’Osservatorio dell’AIPD suggerisce di «richiedere progetti d’istruzione domiciliare o di didattica a distanza limitatamente ai casi in cui vi siano reali e documentate condizioni di fragilità sanitaria, per non privare ulteriormente i nostri alunni/e con disabilità dell’esperienza concreta della vita a scuola con i propri coetanei a cui hanno già dovuto rinunciare per molti mesi».
Il citato Piano Scuola 2020-2021 ha poi stabilito che «non siano soggetti all’obbligo di utilizzo della mascherina gli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della stessa». Per quanto è possibile, tuttavia, l’Osservatorio dell’AIPD suggerisce «di insegnare e abituare gli alunni con disabilità ad utilizzare questo dispositivo che garantisce senz’altro una maggior sicurezza per sé e per gli altri. Inoltre, va ricordato che per tutti l’obbligo della mascherina a scuola è solo durante gli spostamenti e se non si riesce a mantenere la distanza di sicurezza di un metro».
E ancora, sempre nel Piano Scuola si legge che «per alcune tipologie di disabilità, sarà opportuno studiare accomodamenti ragionevoli», sui quali l’Osservatorio dell’AIPD sottolinea che dovranno «necessariamente essere condivisi con le famiglie e indicati nel PEI (Piano Educativo Individualizzato di ciascun alunno/a». Nel caso poi in cui, «per specifiche condizioni individuali o di contesto, non sia possibile garantire la frequenza scolastica agli alunni con disabilità, il coinvolgimento delle figure di supporto messe a disposizione dagli Enti locali […] contribuirà ad assicurare un alto livello di inclusività agli alunni con disabilità grave, collaborando al mantenimento della relazione educativa con gli insegnanti della classe e con quello di sostegno».
Un passaggio del Protocollo sulla Sicurezza riguarda poi i cosiddetti “soggetti fragili”, ove si scrive che «al rientro degli alunni dovrà essere presa in considerazione la presenza di “soggetti fragili” esposti a un rischio potenzialmente maggiore nei confronti dell’infezione da COVID-19». A tal proposito, «le specifiche situazioni degli alunni in condizioni di fragilità saranno valutate in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra/medico di famiglia, fermo restando l’obbligo per la famiglia stessa di rappresentare tale condizione alla scuola in forma scritta e documentata».
Rispetto quindi all’istruzione a domicilio, l’Osservatorio dell’AIPD ricorda che «per gli alunni (con o senza disabilità) con patologie specifiche che comportano l’impossibilità certificata di frequentare la scuola, è sempre possibile richiedere l’istruzione a domicilio, che può prevedere sia il collegamento con la propria classe tramite le nuove tecnologie, sia l’intervento a domicilio di docenti e assistenti all’autonomia e alla comunicazione (articolo 16 del Decreto Legislativo 66/17)».
Infine, a queste misure generali relative all’emergenza da coronavirus, l’Osservatorio dell’AIPD si sofferma segnatamente anche sui nuovi modelli di PEI (Piano Educativo Individualizzato) che, come preannunciato dalla ministra Azzolina prima dell’estate, potrebbero entrare in vigore già da questo mese di settembre. «Su tale questione – ricordano dall’Osservatorio – l’AIPD Nazionale ha lavorato con grande impegno in seno al Gruppo Scuola della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica del Ministero, con l’obiettivo di fornire pareri e proposte di modifica a questi nuovi modelli di PEI e alle relative Linee Guida. Circa una settimana fa, tuttavia, il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ha subordinato il proprio parere positivo all’accoglimento di numerose proposte di modifica, spesso convergenti proprio con quelle della FISH. Si è dunque in attesa di sapere se il Ministero deciderà di accogliere queste proposte, emanando subito i nuovi modelli oppure se ne rimanderà l’emanazione, come suggerito espressamente dal CSPI. Nel primo caso, per gli alunni e le alunne con disabilità si aggiungerebbe questa ulteriore novità, tra le molte già previste in questo anno scolastico per far fronte all’emergenza».
Nell’augurare quindi «buon anno scolastico a tutti», l’Osservatorio dell’AIPD, oltre a promettere costanti aggiornamenti, invita tutti a raccontare i primi giorni di scuola dei propri figli, scrivendo al proprio indirizzo (scuola@aipd.it) e ricorda anche che nel sito del Ministero dell’Istruzione viene continuamente aggiornata la raccolta di tutte le misure e gli atti emanati dalle diverse Istituzioni per la ripresa della scuola. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.