Dopo quello del 25 giugno via web, evento di cui avevamo ampiamente riferito, anche quello del 29 settembre, questa volta in sala a Torino, sarà “realmente particolare” e non solo perché al centro dell’iniziativa vi sarà il film Una giornata particolare, capolavoro di Ettore Scola del 1977, con Marcello Mastroianni e Sophia Loren, opera centrata su temi che rivestono tuttora una grande attualità, ma anche perché la proiezione sarà del tutto accessibile alle persone con disabilità sensoriale e cognitiva, grazie all’impegno dell’Associazione +Cultura Accessibile, realtà leader nel nostro Paese in àmbito di accessibilità culturale, come abbiamo più volte riferito sulle nostre pagine, anche in relazione al progetto Cinemanchìo.
«Riteniamo che l’accessibilità alla cultura – sottolineano infatti da +Cultura Accessibile – sia oggi più che mai un tema centrale e nevralgico per garantire l’inclusione sociale e favorire il recupero di prospettive concrete per milioni di famiglie italiane».
Una giornata particolare, come si accennava, offre una serie di spunti di grande attualità per riflettere sulla parità di genere, sull’omosessualità, sulla libertà di opinione e su alcuni diritti civili che ancora oggi stentano ad essere completamente riconosciuti, «come il diritto fondamentale delle persone con disabilità a usufruire di tutta l’offerta culturale esistente», rimarcano da +Cultura Accessibile, i cui animatori Daniela Trunfio e Stefano Pierpaoli, lo ricordiamo, solo pochi mesi fa hanno pubblicato un Manifesto per il nuovo Welfare Culturale, ricco di spunti e approfondimenti per una nuova democrazia culturale.
La medesima Associazione, inoltre, ha annunciato nelle scorse settimane l’avvio di una nuova, importante iniziativa, quale la Delegazione Nazionale Cultura – Coordinamento nazionale per l’accessibilità e l’inclusione, frutto di un lavoro congiunto e di una preziosa operazione di raccordo con le varie Federazioni e Associazioni impegnate in favore dei diritti delle persone con disabilità. Un’operazione che, come abbiamo scritto su queste stesse pagine, punta a far nascere un’Agenzia Nazionale per l’Accessibilità Culturale, «innovativa struttura che promuova e coordini i processi culturali inclusivi a favore delle persone con disabilità, concentrandosi su temi quali l’accessibilità, la formazione e l’inserimento professionale».
Tornando alla proiezione del 29 settembre al Cinema Massimo di Torino (Via Verdi, 18, Sala 1, ore 16), essa si avvarrà della preziosa sinergia attivata da +Cultura Accessibile con la Cineteca Nazionale, che ha portato alla resa accessibile di alcuni film restaurati.
Quello di Scola verrà dunque proposto con sottotitoli e audiodescrizione, curati dagli studenti del V Corso di Formazione per Sottotitolatori e Audiodescrittori di +Cultura Accessibile e sarà ospite in sala anche Silvia Scola, figlia di Ettore, regista e sceneggiatrice a propria volta, che da tempo ha aderito con impegno all’iniziativa, diffondendo una testimonianza diretta in video per presentare la pellicola.
«Vogliamo ringraziare anche Surf Film – concludono da +Cultura Accessibile -, che ha concesso a titolo gratuito i diritti per la diffusione dell’opera, nonché, per la collaborazione, il Museo del Cinema di Torino e Film Commission Torino Piemonte». (S.B.)
La resa accessibile del film Una giornata particolare sarà è arricchita da una videointroduzione sottotitolata a cura di Arianna Granata (disponibile a questo link). La proiezione del 29 settembre a Torino sarà gratuita, ma è consigliata la prenotazione (daniela.trunfio@fastwebnet.it). Per ulteriori informazioni: info@cinemanchio.it.