«È importante sottolineare che questo è solamente un primo traguardo!»: lo ha dichiarato Nina Daita, responsabile nazionale delle Politiche per la Disabilità della CGIL, presentando una ricognizione sulla Circolare INPS n. 107, che ha applicato le disposizioni prodotte dal combinato tra la Sentenza 152/20 della Corte Costituzionale e il cosiddetto “Decreto Agosto” (Decreto Legge 104/20), riguardo all’aumento delle pensioni di invalidità (se ne legga già ampiamente in altra parte del nostro giornale).
«Da sempre – ha aggiunto Daita – sosteniamo l’insufficienza delle provvidenze economiche a favore delle persone con disabilità, che riteniamo inadeguate. La disabilità, come sottolineato dalla Corte Costituzionale, deriva da una condizione patologica e non dall’invecchiamento. I bisogni delle persone con disabilità devono quindi essere tutelati a prescindere dall’età. Pertanto, dopo quanto stabilito dalla Corte, auspichiamo che l’incremento venga adeguato ed erogato a tutti gli invalidi civili parziali che abbiano compiuto i 18 anni: si tratta infatti di migliaia di persone che non hanno un’invalidità al 100%, ma che ugualmente sono senza lavoro, in difficoltà e con gravi patologie e che dovranno continuare a sopravvivere con poco più di 280 euro al mese».
«Continueremo dunque a lavorare per una seria e chiara riforma delle provvidenze economiche a favore delle persone con disabilità – ha concluso l’esponente sindacale -, troppo spesso oppresse da solitudine, discriminazione, e in condizioni di indigenza». (S.B.)
Ringraziamo Sandro Paramatti per la collaborazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: politichedisabilita@cgil.it.