«Capiamo che abbiamo una popolazione anziana non autosufficiente che ha diritto di essere rappresentata, e tuttavia non abbiamo solo “anziani” non autosufficienti. Il Governo, infatti, non può dimenticare la storia del Fondo per le Non Autosufficienze, frutto di battaglie dure, né può ignorare il fatto che esista un Tavolo dedicato, la cui prima e unica convocazione, da parte della ministra Catalfo, risale al 9 ottobre dello scorso anno [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], Tavolo che ha partorito il primo Piano per la Non Autosufficienza, che necessita di valutazioni, correzioni e aggiustamenti per una buona funzionalità, cosa dalla quale siamo ancora molto distanti»: lo si legge in una nota diffusa dal Comitato 16 novembre, apprendendo della convocazione dei soli sindacati dei pensionati, da parte del ministro della Salute Roberto Speranza e della ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo, per avviare un confronto sulle proposte di legge riguardanti la non autosufficienza.
A tal proposito, il Comitato stesso ha chiesto al Governo di convocare, via web, tutti gli attori interessati alla non autosufficienza, «per quel senso di democrazia e partecipazione che riteniamo debba essere esteso ai rappresentanti già individuati da anni», chiedendo anche di «elevare il Fondo per le Non Autosufficienze a 2 miliardi di euro, utilizzando le risorse del Recovery Fund, in maniera tale da garantire, finalmente, un’assistenza dignitosa, attraverso la corresponsione di un assegno di cura uguale su tutto il territorio nazionale, commisurato all’intensità del sostegno assistenziale della persona non autosufficiente». (S.B.)
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