Un po’ folletti shakespeariani alla Puck, un po’ metalmeccanici anni ’60 con quelle salopette azzurre e maglie bianca: sono i giovani attori della Brigata Brighella, i nuovi contastorie della periferia sud di Milano. Ragazzi che hanno scelto di portare il teatro a domicilio, per donare un sorriso là dove la pandemia e la crisi economica hanno picchiato più duro tra i bambini e i ragazzi dei cortili delle case popolari. Sono loro, i più piccoli, infatti, ad essere le vittime indifese e invisibili di un male che mina la psiche e il fisico.
L’idea è nata all’interno della comunità teatrale Dopolavoro Stadera, che è stata il braccio “armato” di creatività e impegno sociale che ha creato un filo conduttore tra le diverse performance del recente Festival delle Abilità, svoltosi a Milano a metà settembre [se ne legga anche su queste pagine, N.d.R.] e che ha portato in scena venti artisti con e senza disabilità. E ora tornano alle loro incursioni, come racconta l’attore e regista Vlad Scolari: «Ci prendiamo un’ora circa per narrare tre fiabe e fare distribuzione alimentare, con quattro attori coinvolti. Lo spettacolo prevede anche una parte di improvvisazione e interazione coi bambini e i ragazzi che diventano a loro volta protagonisti della performance. Abbiamo formato una brigata teatrale, ispirandoci alla secolare tradizione dei contastorie e dei carrozzoni, al teatro ambulante La Barraca de Lorca, con l’obiettivo di trasmettere allegria, sogni, messaggi di libertà col supporto delle Brigate Volontarie per l’Emergenza a Milano, sostenute e coordinate da Emergency».
Ecco dunque che prendendo ispirazione dalle Fiabe italiane raccolte da Italo Calvino, vengono elaborate nuove fiabe contemporanee: «Sono ambientate nelle città che abitiamo e raccontano la società che viviamo oggi, con un occhio di riguardo all’attualità, alle fragilità, alla multiculturalità e alla convivenza civile. Sono le nostre “Fiabe d’emergenza”. Un lavoro dove l’attore è autore di una drammaturgia originale a servizio della comunità». A costo zero per la società.
Chi volesse contribuire al progetto di cui si parla nella presente nota lo può fare attraverso la raccolta fondi nel web (crowdfunding), raggiungibile a questo link.