Anche quest’anno, pur con modalità necessariamente differenti, a causa dell’emergenza sanitaria, la Fondazione Carlo Molo di Torino e l’AITA Piemonte (Associazioni Italiane Afasici), promuoveranno da domani, 16 ottobre, a domenica 18, una serie di iniziative per la Giornata Nazionale dell’Afasia, evento giunto alla sua tredicesima edizione, dedicato a questo disturbo relativo alla parola, e più genericamente alle difficoltà di comunicazione, che colpisce circa un terzo di coloro che sono vittime di ictus, ischemia, emorragia e traumi cerebrali.
Il clou del programma prevede in sostanza tre giornata in streaming (dalle 10 alle 21), tutte da seguire nella pagina Facebook della Fondazione Molo (a questo link), con ricerche, documenti, contributi audio e video, nei quali si affronteranno aspetti clinici e di ricerca, parlando di volta in volta di mente, di cibo, di corpo, di movimento e di arte, «dando spazio – come spiegano i promotori – anche a pillole di welfare culturale realizzate con le persone afasiche che da molti anni seguono i nostri percorsi e con la collaborazione di esperti che accompagnano le nostre attività».
Oltre quindi a uno speciale intervento in collaborazione con l’Associazione Afasici Toscana e a un contributo speciale di Andrea Vianello, direttore di Rai News, interverranno tra gli altri Alessandra Rossi Ghiglione, che dirige l’SCT Centre (Social and Community Theatre Centre) dell’Università di Torino ed è vicepresidente del CCW (Cultural Welfare Centre); Paolo Cerrato, responsabile del Centro Ictus all’Ospedale Molinette di Torino; Vanessa Pigino, consulente nutrizionale naturopata; Federico Luzzati, ricercatoreal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e presso il Centro NICO (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi) dell’Università di Torino); Angelica Trovarelli, logopedista; Teo Mennuti ed Eleonora Porro di ACE Palestre; Eugenio Allegri, attore e direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (Grosseto); Lorena La Rocca, direttrice artistica del Teatro Babel di Torino (Cooperativa CIRP); Stefano Monte, presidente della Cooperativa CIRP; Lorenzo Denicolai di Cinedumedia dell’Università di Torino; Cristian Rugiero, psicologo e psicoterapeuta del Laboratorio Sperimentale Afasia, presso i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema (Dipartimento Educativo – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo).
Tra le iniziative più “visibili”, quindi, da ricordare la scritta L’afasia ti lascia senza parole, che comparirà sulla Mole Antonelliana di Torino nelle notti di venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 ottobre, grazie alla collaborazione della Città di Torino, nonché l’ormai classico spot intitiolato anch’esso L’afasia ti lascia senza parole, diretto qualche tempo fa da Bruno Ugioli, con le musiche gentilmente concesse da Max Casacci e Ala Bianca Group, che vede l’attrice Esther Ruggiero ingannare il tempo alla caffetteria di Palazzo Madama a Torino, dedicandosi a uno schema di parole crociate le cui definizioni rispondono a parole significative in àmbito di afasia. A un certo punto l’attrice si alza e l’inquadratura chiude sulla pagine dove non compare alcuna parola scritta.
Ebbene, lo spot sarà presente da domani, 16 ottobre, in una serie di sale cinematografiche piemontesi (Eliseo, Romano, Nazionale, F.lli Marx e Due Giardini a Torino; Politeama a Ivrea; I Portici a Fossano; Il Mulino a Piossasco) e già da oggi, 15 ottobre, sui ventuno monitor delle stazioni della metropolitana torinese, grazie alla collaborazione di GTT (Gruppo Trasporti Torinese). (S.B.)
È in corso fino al 30 ottobre anche la campagna Un’erica per l’afasia, cui si può contribuire accedendo a questo link. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: progetti@fondazionecarlomolo.it; daniela.trunfio@fastwebnet.it.
L’afasia
Si tratta di un’alterazione del linguaggio dovuta a lesioni alle aree del cervello deputate all’elaborazione di esso. Le alterazioni possono riguardare vari aspetti del linguaggio: comprensione, produzione, ripetizione, strutturazione.
Tra le cause più frequenti dell’insorgere dell’afasia, vanno individuati: ictus, ischemia transitoria, emorragia cerebrale, processi espansivi (tumori), processi degenerativi (atrofie cerebrali). La disabilità che ne consegue intacca la sfera sociale e relazionale, ponendo molto spesso la persona afasica in una situazione di disagio, depressione e isolamento.