«E mentre me ne vado sorrido: la vita scorre e non si ferma anche se sembra che ci siano ostacoli enormi da superare. Ma, in qualche modo, si fa spazio lo stesso e lotta. Proprio come Elena»: si conclude così il testo di Medea Calzana, dedicato ad Elena Rasia, giovane donna con paralisi cerebrale, primo classificato, nella Sezione Agenzie di Stampa, Quotidiani e Periodici, del quarto Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale, assegnato ieri, 28 ottobre, nel corso di una cerimonia virtuale, successiva al convegno Quando le fake news fanno più male: etica e parole giuste per l’inclusione sociale, il tutto a cura della Fondazione Alessandra Bisceglia W Ale ONLUS, impegnata in favore dello studio e della cura delle patologie vascolari del bambino, insieme all’Università LUMSA di Roma e all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, come avevamo riferito nei giorni scorsi in sede di presentazione.
E la conclusione di quel testo è perfettamente in linea con ciò che sosteneva colei cui sono intitolati sia la Fondazione che il Premio, ovvero che «le barriere della disabilità sono negli occhi degli altri e che sono le condizioni peggiori a rendere le situazioni straordinarie».
Alessandra Bisceglia, lo ricordiamo, era una giovane giornalista e autrice televisiva scomparsa a 28 anni nel 2008, a causa di una malformazione vascolare gravissima e rara. La Fondazione in suo nome è nata nel 2013 e ha costruito il Premio sulla sua personalità, come ha scritto Andrea Garibaldi, che ne ha presieduto la giuria, vale a dire «su una giovane donna che aveva una malattia rara e che non ha mai considerato la sua malattia un ostacolo per le sue passioni, impostando la propria attività nel giornalismo in chiave di denuncia, di condivisione, di proposta».
Partendo dunque dall’àmbito delle Malattie Rare, il riconoscimento intende promuovere un’informazione basata sull’evidenza scientifica e sul piano sociosanitario, capace di promuovere l’equità dell’accesso alle cure, ma anche valori quali la solidarietà, di pari passo con l’inclusione delle persone con disabilità nella comunità sociale e civile (nel box in calce diamo l’elenco di tutti i premi assegnati).
In tale contesto, come avevamo già scritto, è un grande motivo di orgoglio per il nostro giornale «Superando.it», avere ricevuto una Menzione Speciale nella categoria Testate in web, con la seguente motivazione: «La competenza e il rigore con cui sono stati trattati i temi della disabilità fa di “Superando” una fonte qualificata dell’informazione anche per i giornalisti del settore. La ricchezza di contenuti con cui è puntualmente alimentata la newsletter quotidiana rappresenta un valore e uno strumento prezioso per raccontare il mondo della disabilità a trecentosessanta gradi, attraverso la cronaca sanitaria e socio economica, senza mai dimenticare il racconto di chi vive la fragilità e di denunciarne la solitudine e di dar voce ai suoi bisogni».
La scultura ricevuta in premio è stata consegnata a Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che è l’editore di «Superando.it», presso la sede della Federazione stessa.
Oltre dunque a ringraziare sentitamente la Fondazione Bisceglia, non possiamo che ribadire quanto già scritto, ovvero che vogliamo condividere questo prezioso riconoscimento con tutti i nostri Collaboratori e Lettori, che giorno dopo giorno dimostrano di avere compreso e di gradire il nostro impegno nell’informare e nel far dibattere sui temi riguardanti la disabilità, intesa in senso ampio. (Redazione di «Superando.it»)
Il quarto Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale
Agenzie di stampa, quotidiani e periodici
Primo classificato: La mia autonomia è una ribellione («Incronaca») di Medea Calzana
Secondo classificato: In salute e in malattia («SuperAbile INAIL») di Angela Zurzolo
Terzo classificato: Magie di carta per creazioni belle e solidali («Redattore Sociale») di Valentina Leone
Radio-TV
Primo classificato: Occhi che sognano («Lumsa News») di Giorgio Saracino
Web
Primo classificato: Armida ha vissuto 30 anni in manicomio: “vi racconto le torture che ho subito” («Fanpage.it») di Simona Berterame
Secondo classificato (ex aequo): Un viaggio in treno per “tornare a casa”: la terapia dei viaggiatori dedicata a chi è affetto da Alzheimer («Ohga.it») di Sara Del Dot e Tennis il sogno olimpico di Giulia. “Tornare ai giochi per sordi. I miei impianti, e lo sport, mi hanno salvato la vita” («Repubblica TV») di Valerio Lo Muzio ed Elisa Toma
Terzo classificato (ex aequo): Sindrome alcolica fetale, la malattia nascosta («Linkiesta») di Chiara Colangelo e Farmaci orfani: ecco come il Governo ostacola la cura alle malattie rare («Linkiesta») di Pietro Mecarozzi
Menzioni
° Nell’inferno di Ebola («L’Espresso») di Daniele Bellocchio
° Erica e la sua malattia rara: “La mia pelle sa di pesce” («Leggo») di Ilaria Del Prete
° Malattie Rare: in attesa del nuovo piano di lavoro nazionale, pazienti e operatori si raccontano («Master X») di Giulia Taviani
Menzioni Speciali per l’impegno di un anno sui temi del Premio
° Agenzie di stampa, quotidiani e periodici: «Il Fatto Quotidiano»
° Radio-TV: O anche no (Rai 2)
° Web: «Superando.it»
Per ogni ulteriore informazione, approfondimento e aggiornamento: premioalessandrabisceglia@fondazionevivaale.org