È scomparso il 6 novembre scorso Tommaso Marino, Vicepresidente Vicario della FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), da decenni impegnato a diversi livelli in difesa dei diritti delle persone maggiormente in difficoltà.
Ne affidiamo il ricordo a Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria e a Giampiero Griffo, presidente di DPI Italia (Disabled Peoples’ International).
E te ne sei andato anche tu, Tommaso… Quanti anni abbiamo trascorso coinvolti in un impegno e un obiettivo comune, quello di migliorare la qualità della vita delle persone più in difficoltà della nostra Calabria? Sai che guardandomi indietro mi rendo conto che ci siamo conosciuti almeno quarantatré anni fa ed è stato un lungo percorso di vita in cui ci siamo confrontati, scambiate idee programmato attività insieme.
La Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme (Catanzaro) è stata un punto di riferimento per te, c’era sempre un letto disponibile, il gusto della tavola e le tante riunioni insieme. Mi piace pensarti nei campi estivi organizzati dal Coordinamento Regionale Alogon in cui ti creavi il problema se qualcuno era solo, eri pronto ad ascoltare tutti e le persone si avvicinavano per raccontarti le loro vicende.
Ma mi piace anche ricordare le nuotate, le lunghe nuotate che facevano di te un puntino guardato dalla spiaggia, il tuo corpo che ti ingessava in posizioni poco confortevoli, si liberava completamente in acqua e restituiva una sensazione di libertà.
Tommaso, abbiamo fatto molte cose insieme, i campi estivi, tanti, abbiamo perso il conto, sei stato uno dei fondatori del Coordinamento Regionale Alogon e per molti anni, fino ad oggi, ne sei stato il Presidente. Con questa sigla nel 1994 siamo stati fondatori della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e solo un anno dopo della FISH Calabria.
Sempre nel 1994 abbiamo fondato DPI Italia (Disabled Peoples’ International), tu con altri compagni/amici/colleghi sei stato tra i fondatori del CREP (Coordinamento Regionale di Educazione alla Pace), del CNCA Calabria, (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) Banca Etica, Revolution Legalità e sono convinta di averne tralasciati altri, ma i tuoi luoghi di impegno sono stati davvero molti e svariati e i risultati del tuo impegno sono un dono che ci lasci e che nessuno potrà cancellare.
Concludo questo ricordo con il presente: sono passati ormai quasi due anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati fisicamente, la salute ti aveva abbandonato e obbligato a seguire maggiormente i bisogni del corpo spesso dolorante. Anche la memoria comincia a dare piccoli e sporadici cedimenti, tu ne eri consapevole e vivevi questa nuova situazione con preoccupazione, mi chiamavi spesso per chiedermi conferme.
Il 28 ottobre scorso abbiamo festeggiato i venticinque anni della FISH Calabria e per l’ultima volta ti ho visto attraverso la piattaforma informatica come tutti gli altri; eri contento per l’obiettivo raggiunto, composto ed elegante nel tuo ruolo di Vicepresidente Vicario.
Tommaso riposa in pace e grazie, rimarrai nella nostra storia e nei nostri cuori.
Nunzia Coppedé
La tua ironia, Tommaso, era continua e attraversava la tua militanza in tutte le forme: competenza nell’analisi politica e nelle proposte di azione, conoscenza in molte aree della disabilità, sensibilità verso le persone e le loro differenti esigenze.
Anch’io ti ricordo in tante occasioni presente sia in Italia che all’estero (partecipavi anche a qualche riunione di DPI Europa-Disabled Peoples’ International) e dell’EDF-European Disability Forum, oltre che come esperto nei progetti europei).
Tra le tue svariate attività voglio ricordare l’impegno in Banca Etica, la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale con il CRIC, la tua expertice nel campo delle nuove tecnologie che esercitavi anche all’interno della Cooperativa Sociale Calabria 7, socia di DPI Italia.
Eri inconfondibile anche da lontano: il bastone con il quale ti muovevi caracollando, la testa pelata, il sorriso che non ti abbandonava mai. Hai partecipato alle battaglie degli Anni Ottanta per costruire la voce unitaria delle persone con disabilità, che poi è sfociata nella FISH di cui sei stato fondatore.
Ricordo i tuoi interventi sempre puntuali, la curiosità attenta a tutto quello che era innovazione, la capacità di ascolto e di empatia con i partecipanti alle assemblee e agli incontri. Spesso ti sedevi, in quel tuo modo sbilenco, in un angolo della sala riunioni, ascoltavi e poi, sornione, intervenivi ponendo considerazioni appropriate, che aprivano campi di discussione nuovi e stimolanti.
Nemmeno io ti incontravo da anni, ormai ti muovevi con due bastoni sempre con maggiore difficoltà, anche per la debolezza nelle mani. C’eravamo sentiti l’ultima volta durante la prima fase della pandemia, una chiacchierata su come affrontare i nuovi problemi.
Sicuramente il movimento ha perso un grande leader, anche se non amavi metterti in mostra. Quella generazione di persone con disabilità attiva sin dagli Anni Settanta, che ha costruito con grandi motivazioni, intelligenza e capacità di azione, il movimento odierno fatto di tante associazioni, militanti e esperti in tutti i campi dei diritti.
Grazie Tommaso, l’eredità del tuo impegna rimanga di esempio per le giovani generazioni.
Giampiero Griffo