«Io sono innamorato di tutte le signore / che mangiano le paste nelle confetterie», canta il quarantasettenne Luca Casella, non vedente di Aosta, che con Riccardo Sabbatini, insieme al quale compone il duo Armodia, ha lanciato il suo primo singolo su Spotify. Il brano si intitola Le Golose ed è tratto da una poesia scritta nel 1907 da Guido Gozzano.
Si tratta di un testo che è un’eccezione nella poetica di Gozzano, discostandosi molto dal suo repertorio malinconico e crepuscolare per raccontare un episodio di quotidianità. Un momento che prende voce con tonalità classiche e barocche nell’interpretazione di Casella, che nasce come pianista per poi formarsi come compositore, cantante e musicoterapista.
Una chiacchierata con lui inizia proprio da questo, perché in molti considerano la musicoterapia come “il curare con la musica”. «Non è così – spiega però – i suoni e la musica servono a creare un canale di relazione con le persone che spesso non riescono a interagire. Un veicolo potentissimo. Per esempio io faccio musicoterapia con una persona che a causa di uno scompenso cerebrale è in stato vegetativo da anni. Bene, lui, solo quando canto, muove una spalla in senso rotatorio. Non sappiamo se per piacere o se per comunicare qualcosa, ma lo fa e solo con la musica».
Un “potere” che è stato captato anche dal regista Silvio Soldini, che ha voluto Casella come uno dei protagonisti del film Per altri occhi del 2013, già definito su queste stesse pagine come “le avventure quotidiane di un manipolo di ciechi”. «Soldini – racconta Casella – aveva letto di me in un libro e poi è venuto a trovarmi. L’ho stupito con le mie foto. Sì, proprio le foto, amo fotografare anche se sono cieco. E mi dicono che vengono pure bene! E così ha deciso di inserirmi nel film».
Oggi Luca convive con Giulia Oblach, 26 anni, e fa la spola tra Venezia dove vive, e Aosta dove assiste i genitori anziani. «L’uscita del brano è stata una boccata di ossigeno – ammette – in un momento in cui le preoccupazioni per il Covid sono molte. Ora attendo l’uscita dei prossimi due brani, uno a novembre e uno a dicembre».
Sotto la “direzione” di Francesco Caprini, fondatore del contest Rock Targato Italia e produttore attraverso Divinazione Milano, Casella sta infatti realizzando il suo sogno. «Dovrei riuscire – dice – a realizzare le dieci canzoni che servono per fare un album da portare poi in concerto. Sì, sogno un concerto con le mie musiche».
Testo già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Luca Casella e il disco per “vedere” oltre il buio”). Viene qui ripreso – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.
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