Non tradiamo la scuola, perno della nostra società inclusiva

«Il miglioramento delle condizioni emergenziali nel Paese – scrivono dal Gruppo Caregiver Familiari Comma 255 – non sta significando la riapertura delle scuole per tutti. Permane inoltre la chiusura in presenza delle classi del secondo ciclo.
Per questo ribadiamo la necessità di imporre il rispetto della vigente normativa sul diritto alla scuola di tutti e di attenersi scrupolosamente alle linee guida imposte dal Ministero dell’Istruzione per il mantenimento di “classi comuni” o di “piccoli gruppi inclusivi”»

Disegno di ragazzo in carrozzina insieme a un ragazzo non disabile, davanti a una lavagna con la scritta "school"Il miglioramento delle condizioni emergenziali nel Paese non sta significando la riapertura delle scuole per tutti. Permane inoltre la chiusura in presenza delle classi del secondo ciclo.
Per questo ribadiamo la necessità di imporre il rispetto della vigente normativa sul diritto alla scuola di tutti e di attenersi scrupolosamente alle linee guida imposte dal Ministero dell’Istruzione per il mantenimento di “classi comuni” o di “piccoli gruppi inclusivi”.

I discenti con disabilità non godono di occasioni di socializzazione nello shopping o negli aperitivi con gli amici. Per la maggior parte di loro la socialità si sviluppa a scuola o nei luoghi dello sport collettivo. Chiudere questi àmbiti è privare la cittadinanza più giovane di occasioni di crescita, apprendendo il rispetto dell’umanità tutta nella sua complessità e diversità.
Insegnare agli italiani adulti di domani che in caso di pandemia si può ricorrere a forme di segregazione mettendo da parte il diritto di tutti è un errore.
Confidare tacitamente nella resilienza dei caregiver familiari che assistono e si prendono cura amorevolmente di un congiunto, costringendoli a sostituirsi a tutto ciò che scuola, welfare e sanità stentano ad erogare, e mai come in questa emergenza li induce ad abbandonare l’attività lavorativa, è più di un errore, è un torto!

Confidiamo dunque che il Presidente della Repubblica ascolti quanto sottolineato nella lettera che abbiamo formalizzato dopo una raccolta di firme avviata da giorni e che ha visto la sottoscrizione di migliaia di cittadini [se ne legga anche sulle nostre pagine a: “Questo, per noi, è un inaccettabile ritorno alle ‘classi differenziali’”, N.d.R.] e ci aspettiamo che il Presidente del Consiglio, che ha tenuto per sé le deleghe alla disabilità, ma che per ogni cosa sul tema rimanda al consigliere Caponetto, si renda disponibile ad un confronto con noi caregiver familiari sulle possibilità di sostegno emergenziale e stabile alle nostre vite e condizioni.

Gruppo nato dalla volontà di numerosi caregiver familiari, genitori e congiunti di persone con disabilità grave, allo scopo di dare piena attuazione al riconoscimento di tale figura giuridica – quella del caregiver familiare – introdotta nell’ordinamento italiano dall’articolo 1, comma 255 della Legge 205/17 (Legge di Bilancio per il 2018) (cgfcomma255@gmail.com).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo