«Dalle ceneri è possibile risorgere, così come è possibile, in una fase di crisi sanitaria, economica e sociale mondiale causata dalla pandemia, immaginare un nuovo futuro nel quale accessibilità universale, diritti umani, accoglienza, dialogo interreligioso, pace, bellezza, multiculturalismo, rigenerazione, pari opportunità e tanto altro trovino il giusto spazio, valorizzando la centralità delle persone»: a dirlo è Dino Angelaccio, presidente dell’ITRIA (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili), presentando la Maratona su accessibilità universale, dialogo interreligioso, pace e diritti umani, evento in streaming organizzato per giovedì 10 dicembre (ore 11-20) dalla stessa ITRIA, insieme alla CEAM (Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise), al Comune molisano di Castel del Giudice (Isernia) e alla Regione Molise, «per passare la “lanterna del dialogo” – aggiunge Angelaccio – che è il simbolo dell’ITRIA, nelle mani virtuali di quanti vorranno contribuire a portare luce e calore in una maratona progettuale che metterà a confronto molte menti sensibili e illuminate che da anni operano, a livello nazionale e internazionale, sulle tematiche proposte dall’evento».
Dopo quindi le due sessioni dedicate rispettivamente a Dialogo interreligioso e cibo e a Diritti umani, accoglienza e pace, un ampio spazio sarà dedicato al tema Accessibilità universale: centralità delle persone e delle comunità, bellezza e rigenerazione, «da trattare – spiega il Presidente di ITRIA -, come elementi chiave che orientino l’approccio progettuale e materiale nella costruzione di qualsiasi prodotto turistico-culturale e dei suoi servizi, facendo leva anche sulle componenti immateriali dell’attrattività, derivanti sia da significati religiosi e storico-culturali sia da elementi legati alla sfera dell’emozionalità. La centralità delle persone, infatti, è un valore aggiunto, e per questo l’esigenza di progettare accessibile dovrebbe essere naturale, non percepita come un vincolo, ma come una grande opportunità».
«E si parlerà – conclude – anche di sport paralimpico – come punto do osservazione privilegiato per evidenziare i veri princìpi dello sport quale aggregatore di comunità, generatore di benessere non solo fisico, ma “palestra” di rispetto, socialità, accettazione di se stessi».
Da segnalare, in conclusione, che l’evento si avvarrà del patrocinio di ENAT (European Network for Accessible Tourism), FEISCT (la Federazione Europea degli Itinerari Storici e Culturali), DFA (Design for All Italia), EIDD (Design for All Europe), WHAD (World Halal Development), Fondazione Giovanni Paolo II, Eutropian, Villaggio della Pace, Agorà Abitanti della Terra e CucinaMancina. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo dell’evento del 10 dicembre, a quest’altro link un testo di approfondimento sullo stesso. Per ulteriori informazioni: angelacciod@gmail.com.
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