«Mi chiamo Marco Campanini sono una persona con disabilità e vorrei portare all’attenzione di tutti un problema particolarmente sentito, riguardante le detrazioni per le agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità»: viene presentata così la petizione denominata Detrazioni IRPEF per disabili: applicare cessione a terzi e sconto diretto in fattura, lanciata sulla piattaforma Change da colui che è stato candidato a Sindaco nel 2014 a Pieve di Cento, nella Città Metropolitana di Bologna, nonché candidato a Consigliere nel 2020 nella Regione Emilia-Romagna, e autore di un libro come Buone pratiche per gli Enti Locali sulla disabilità. Manuale per i Consiglieri Comunali sull’Accessibilità Universale.
«Molte persone con disabilità e familiari – spiega Campanini – non possono usufruire delle detrazioni previste a loro vantaggio, in quanto incapienti, ovvero incapaci di fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni oppure non è dovuta. In queste situazioni, l’importo eccedente non può essere chiesto a rimborso o a compensazione di altri tributi, né è possibile riportarlo nella successiva dichiarazione dei redditi. In sostanza, le detrazioni spettanti vanno perse in tutto o in parte. Si pensi a quanti soldi una persona con disabilità potrebbe risparmiare, nelle spese inerenti alla disabilità, se gli venisse data la possibilità di ottenere uno sconto all’origine direttamente dal venditore, oppure se potesse cedere il 19% o quello che non riesce a detrarre a soggetti terzi, come le banche».
«Allo stato attuale – prosegue il promotore della petizione – il meccanismo favorisce quelle persone con disabilità che producono reddito, o con familiari in grado di detrarre, mentre esclude soprattutto quelli in povertà che hanno maggiori problemi di salute, che vivono unicamente delle provvidenze che servono per il sostegno alla loro condizione. La disabilità, del resto, è una condizione intrinseca di povertà, dal momento che spesso le famiglie con persone con disabilità gravi non hanno reddito, vivono degli emolumenti riconosciuti loro dallo Stato in ragione della loro disabilità, oppure si appoggiano al reddito da pensione dei genitori».
«Per lo Stato – aggiunge Campanini -, tale riconoscimento non comporterebbe un impegno di spesa, trattandosi di somme già stanziate, essendo crediti d’imposta che spettano ai beneficiari. Inoltre, la possibilità di ottenere uno sconto immediato darebbe modo di aumentare i consumi, comportando un aumento della domanda interna, oltre ad un miglioramento sensibile della qualità di vita dei beneficiari richiedenti le agevolazioni».
La petizione, va detto, era stata raccolta nell’estate scorsa anche a livello istituzionale, con l’emendamento recante appunto Misure fiscali in favore di persone con disabilità, presentato dalla senatrice Nocerino, in sede di conversione in legge del cosiddetto “Decreto Agosto” (Decreto Legge 104/20, convertito con modificazioni nella Legge 126/20), emendamento che non era stato approvato dal Parlamento.
«La petizione – conclude tuttavia Campanini – è ancora attiva [a questo link, N.d.R.] e quindi invito tutti e tutte, e in particolare le persone con disabilità, a sottoscriverla, perché più siamo, più possibilità abbiamo di raggiungere l’obiettivo. Tutti, infatti, avrebbero un risparmio e un vantaggio dall’adozione di un provvedimento simile a quanto previsto nella petizione». (S.B.)
Ringraziamo Alessandra Corradi per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: marcocampanini2@gmail.com.
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