Disabilità e inclusione sociale: la sfida si può vincere: è questo il titolo del seminario formativo online in programma per la mattinata di domani, 11 dicembre (ore 9.30-12.30), voluto per raccogliere gli esiti di tre anni del progetto lombardo L-inc (Laboratorio-inclusione sociale), iniziativa giunta alla sua conclusione, della quale anche il nostro giornale ha seguito in questi anni vari passaggi (si veda nella colonnina a destra l’elenco dei nostri vari contributi).
«Sarà l’occasione – dichiara Marco Bollani , responsabile di L-inc – per mettere insieme le diverse voci del progetto che racconteranno questa esperienza triennale, tra punti di forza, ma anche criticità. Sono passati infatti più di tre anni da quel 23 maggio 2017 che ha visto l’avvio ufficiale di L-inc e in quell’occasione sapevamo che stava partendo un’esperienza nuova per le persone con disabilità e il territorio che vivono. Sapevamo che da quel giorno qualcosa sarebbe cambiato. È stato infatti il primo tassello di un cammino fatto di incontri, parole, qualche ostacolo, ma soprattutto persone. Un’esperienza che ha avviato un importante cambiamento nella presa in carico e nella percezione della persona con disabilità, mettendola nella condizione di poter scegliere del proprio percorso di vita indipendente. Un passo avanti in linea con l’articolo 19 (Vita indipendente ed inclusione nella società) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che valorizza la persona con disabilità come cittadino e non come semplice soggetto da assistere, un processo possibile anche grazie a un territorio, quello di Cinisello Balsamo, da sempre sensibile al tema della disabilità, come dimostra la ricchezza di esperienze che lo contraddistinguono e che sono emerse proprio di recente con la Settimana della Disabilità».
«Grazie a L-inc – afferma dal canto suo Valeria De Cicco, assessora ai Servizi Sociali e alla Salute del Comune di Cinisello Balsamo -, in questi tre anni abbiamo cercato di approfondire e sviluppare il tema della flessibilità e della personalizzazione dei progetti di vita per le persone con disabilità, pur all’interno di un sistema come il nostro, ancora molto impostato in termini di rigidità prestazionali. Vero elemento di sfida per tutti è stata la costruzione del progetto di vita con il coinvolgimento diretto e primario dell’nteressato, quale portatore di scelte e di interessi che, per la loro realizzazione, fossero sostenuti da un budget di progetto. L’esperienza fatta, per quanto ancora con molti obiettivi solo parzialmente raggiunti, ci trova assolutamente interessati a trovare la strada per dare ad essa continuità e sviluppo, rilanciando la sfida al nostro sistema di welfare, sia istituzionale che territoriale».
«Con L-inc – conferma Bollani – si è partiti dall’ascolto dei desideri e dei bisogni della persona con disabilità, per costruire insieme a lei un progetto di vita indipendente su misura. Si è trattato di in processo possibile anche grazie a una destinazione più mirata delle risorse, non solo economiche, ma anche relazionali. Per questo L-inc ha sperimentato in questi tre anni il budget di salute, da considerare come l’insieme di tutte quelle risorse disponibili da impiegare in attività, azioni, servizi e prestazioni che siano effettivamente utili al miglioramento della qualità di vita delle persona con disabilità e alla sua piena partecipazione, senza discriminazioni, alla vita della propria comunità. Indispensabile per lo sviluppo di tale aspetto è stato il lavoro di attivazione di comunità, che ha implementato la relazione con la rete territoriale, per favorire un maggior processo di inclusione sociale delle persone con disabilità, ma anche per favorire un cambio nella visione sociale nei loro confronti. Un lavoro, va detto, reso possibile grazie a un partenariato forte, che ha visto coinvolte molte realtà impegnate quotidianamente a favore delle persone con disabilità, insieme ad altre che lavorano sulla comunità locale».
L’incontro di domani, moderato da Marco Bollani, sarà aperto dai saluti di Valeria De Cicco, dopo la quale seguirà l’intervento di Stefano Bolognini, assessore alle Politiche Sociali, Abitative e alla Disabilità della Regione Lombardia. Chiuderanno la prima parte Emilio Rota, presidente dell’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), e Marco Rasconi, in rappresentanza della Fondazione Cariplo.
Si entrerà quindi nel vivo del progetto, con i racconti di Monica Pozzi, referente territoriale L-inc, Andrea D’Onghia, educatore L-inc e Veronica Salerio, attivatore di comunità L-inc, passando poi al lavoro di ricerca dell’Università di Milano per l’aspetto giuridico, rappresentato dal professor Giuseppe Arconzo, e a quello dell’Università di Milano-Bicocca per l’aspetto sociologico, coordinato dalla professoressa Mara Tognetti.
Sono previste inoltre testimonianze di persone con disabilità, operatori e genitori coinvolti nel progetto e l’incontro sarà anche l’occasione per nominare i vincitori del concorso La vita è la stessa. Storie di inclusione e disabilità. (S.B.)
L’incontro di domani, 11 dicembre, sarà trasmesso in diretta streaming nel sito del progetto L-inc e nei canali YouTube di L-inc e del Comune di Cinisello Balsamo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@laboratoriolinc.it (Daniela Mezzela).
L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità)
Questo progetto si è proposto di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita. Per questo è stato pensato come un laboratorio volto a sperimentare diverse attività e iniziative sul territorio di Bresso, Cinisello, Cormano e Cusano Milanino (Città Metropolitana di Milano), mettendo apponto al centro la persona con disabilità.
L-inc è nato dal Progetto Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, nell’àmbito della terza edizione del Bando Welfare in azione e innovazione sociale. È stato promosso dall’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettiva e Disturbi del Neurosviluppo, ente capofila), dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), da IPIS-Insieme per il sociale, dalle Cooperative Sociali Arcipelago, Solaris e Il Torpedone, dall’Università di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico e Sovranazionale), dall’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Suggeriamo ai Lettori anche la consultazione dell’approfondimento da noi pubblicato con il titolo Come ripensare alle misure di sostegno per le persone con disabilità, a firma di Marco Bollani, responsabile di L-inc (a questo link).