Finanziato da Horizon 2020, il programma dell’Unione Europea volto alla ricerca e all’innovazione, il gruppo di ricerca internazionale denominato ENTWINE (Informal Care), cui collaborano Enti Accademici di diversi Paesi, nonché partner pubblici e organizzazioni della società civile, si occupa di indagare le sfide connesse all’assistenza informale/familiare in Europa.
Nell’àmbito di esso è attualmente in corso lo studio ENTWINE-iCohort, basato su un questionario disponibile in inglese, olandese, greco, italiano, polacco e svedese (a questo link), che punta ad ampliare la conoscenza sulle esperienze dei caregiver familiari e delle persone da loro assistite in Italia, Gran Bretagna, Israele, Paesi Bassi, Svezia, Grecia, Irlanda, Germania e Polonia.
Referente del progetto è Giulia Ferraris, psicologa e dottoranda in Psicologia della Salute presso l’University Medical Center di Groningen (Paesi Bassi).
Il questionario è destinato quindi ai caregiver familiari, ovvero a tutti coloro che si prendono cura di un familiare o di un amico con problemi di salute, come una persona con una malattia o una disabilità o a un anziano non autosufficiente. Ma anche i destinatari di tale assistenza possono prendere parte allo studio.
A informare la nostra redazione dell’iniziativa è stata Elena Piombino, studentessa di Psicologia Clinica all’Università Cattolica di Milano, che sta collaborando alla ricerca per il proprio progetto di tesi e che si rende disponibile per ogni ulteriore informazione sul progetto.
Insieme alla Cattolica di Milano, altre istituzioni accademiche del nostro Paese che collaborano allo studio sono l’IRCCS INRCA (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani) di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche. (S.B.)
Il questionario di cui si parla nella presente nota (di cui ricordiamo ancora il link) può essere compilato entro il mese di febbraio del prossimo anno. Per ulteriori informazioni: elena.piombino01@icatt.it.