Dispositivi sanitari: garantire la libera scelta delle persone con disabilità

«Riteniamo indispensabile, per la massima tutela dei cittadini con importanti fragilità di carattere motorio, sensoriale e cognitivo, superare il regime delle gare a ribasso, per i dispositivi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale e in generale rivendichiamo sempre e comunque che nella fornitura dei dispositivi stessi venga garantita la libera scelta della persona con disabilità»: lo hanno scritto ai rappresentanti istituzionali Istituzioni della Puglia, competenti per il settore, le componenti regionali di ENIL, ANFFAS e FISH, insieme alla Rete A.Ma.Re. Puglia (Associazioni Malattie Rare)

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2020: la grande fuga degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione

«A causa delle tante problematiche di tipo giuridico e di tipo tecnico mai risolte – scrive Paola Di Michele – accade ora, alla luce di quest’anno, certamente orribile per tutti, che stanno lasciando il campo anche quegli assistenti all’autonomia e alla comunicazione che hanno svolto questo lavoro per tanto tempo. E non si tratta semplicemente di problemi di lavoratori, perché un servizio lasciato andare alla deriva non garantisce qualità agli utenti, che in questo caso sono gli alunni e le alunne con disabilità, i quali perdono in tal modo continuità, conoscenze e competenze»

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Distrofia facio-scapolo-omerale: informazioni e novità

La distrofia facio-scapolo-omerale è una tra le più comuni forme di malattie muscolari ereditarie, caratterizzata da una grande variabilità del quadro clinico e della progressione dei sintomi, colpendo principalmente, come indica il nome stesso, la muscolatura del volto, delle spalle e delle braccia. Ad essa sarà dedicato il seminario in rete intitolato appunto “Distrofia facio-scapolo-omerale: informazioni e novità”, promosso per il 15 dicembre dalla Commissione Medico-Scientifica della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

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Tre criticità da risolvere presto, per il mondo della disabilità friulana

«Sono principalmente tre le criticità da affrontare e risolvere per il mondo della disabilità friulana e riguardano i servizi di riabilitazione, quelli residenziali e, più in generale, la qualità dell’assistenza»: lo dichiara Ernestina Tam, della Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, che pur consapevole delle attuali criticità per il sistema sanitario e assistenziale, ritiene che «il lavoro in prospettiva futura non debba fermarsi, sollecitando la Pubblica Amministrazione e sensibilizzando l’opinione pubblica»

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Una vera “Unione Europea della Salute” dovrà includere le persone con disabilità

«Tutte le persone con disabilità dovrebbero avere diritto alla salute nell’Unione Europea, ma come ha dimostrato la pandemia, non è ancora così»: lo ha scritto Yannis Vardakastanis, Presidente del Forum Europeo sulla Disabilità, in una lettera aperta inviata alla Commissaria Europea Stella Kyriakides, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani. «L’“Unione della Salute” che si vuole creare basandosi sugli insegnamenti del Covid-19 – ha aggiunto Vardakastanis – dovrà garantire un’assistenza sanitaria di qualità per tutte le persone con tutti i tipi di disabilità»

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Noi, persone con autismo, e noi, donne caregiver, da sempre in lockdown!

Ha superato in breve tempo le 20.000 adesioni la petizione denominata “«Noi da sempre in lockdown!», più inclusione per le donne, l’autismo e la disabilità”, lanciata dal Gruppo Facebook dell’Associazione Noi per l’Autismo, con la quale, come si legge nella presentazione, «vogliamo porre l’attenzione su una maggiore inclusione delle donne e delle persone con autismo o con altra disabilità sia a livello scolastico, sia lavorativo che sanitario, principalmente sollevando la famiglia (e le donne in particolar modo) da oneri assistenziali»

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Il rischio di dare un duro colpo al volontariato

«Facciamo appello al Governo e al Parlamento affinché apportino le modifiche necessarie a quell’articolo del Disegno di Legge di Bilancio, che rischia di compromettere il futuro di decine e decine di realtà di volontariato e di promozione sociale»: lo dichiara Antonella Falugiani, presidente del CoorDown, unendosi alla protesta espressa anche dal Forum Nazionale del Terzo Settore e da varie altre organizzazioni di volontariato, per chiedere appunto la cancellazione di quella norma, che secondo il CoorDown «darebbe il colpo fatale a un settore già gravemente colpito dalla pandemia»

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Inclusione scolastica: bisogna tornare a pensare con la mente e con il cuore

«Credo sia ora di interrompere il continuare a dover sottostare a rigidi protocolli – scrive Giovanni Maffullo -: il docente deve saper guardare in faccia l’alunno e decidere il da farsi per valorizzare chi ha di fronte, per far fiorire ciò che è racchiuso in ogni studente, ad esempio la passione per la conoscenza. Ma per fare ciò è assolutamente necessario guardare, osservare e ascoltare l’alunno, a maggior ragione se è una persona con disabilità o se in generale ha dei Bisogni Educativi Speciali: è solo così che l’insegnante potrà assumere la duplice veste di educatore e di ricercatore»

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