Le persone con fragilità e le tecnologie assistive

Un percorso da diverse prospettive, dedicato alle tecnologie assistive per le persone con fragilità, con particolare attenzione alle persone con disabilità e a quelle anziane: sarà questo il seminario online del 17 dicembre, intitolato “Cura della tecnologia. Persone con fragilità e tecnologie assistive”, promosso dall’Università di Bergamo, insieme a Confcooperative Bergamo e all’Impresa Sociale COESI della città lombarda
Loghi di varie forme di disabilità
Un’elaborazione grafica comprendente i loghi di varie categorie di persone interessate alle tecnologie assistive

«Nel suo significato originario, il termine “tecnica” non è coincidente con quello che comunemente chiamiamo know-how o problem solving, espressioni il cui significato rimanda al trovare una soluzione efficace ed efficiente a un problema. È questa, infatti, una visione limitata di che cosa sia “tecnica”, che genera in alcuni casi diffidenza in chi opera nei servizi alla persona e specialmente in quelli rivolti alle persone fragilità: prendersi cura di una persona (e delle sue reti familiari), infatti, non è riducibile a risolvere problemi. Si torna così al significato originario del termine “tecnica”, che è sovrapponibile ad “arte”, cioè un sapere umano ampio, comprensivo, complesso. Sotto un certo punto di vista, anzi, il “tecnico”, cioè l’àmbito dello “strumento”, è del tutto coincidente con l’umano stesso».
È questo l’assunto di base del seminario in rete (webinar) intitolato Cura della tecnologia. Persone con fragilità e tecnologie assistive, organizzato per il pomeriggio di dopodomani, giovedì 17 dicembre (ore 15.30-18), dall’Università di Bergamo, insieme a Confcooperative Bergamo e all’Impresa Sociale COESI della città lombarda.

«Si tratterà – spiegano i promotori – di un percorso dedicato alle tecnologie assistive per le persone con fragilità, con particolare attenzione alle persone con disabilità e a quelle anziane: e la consapevolezza sul significato ampio del termine “tecnica”, crediamo aiuti a evitare i due rischi complementari di chi osteggia la diffusione delle tecnologie nei sistemi di welfare, perché le contrappone alle relazioni umane, e di chi ne enfatizza aprioristicamente e acriticamente la capacità di risolvere ogni problema e superare ogni domanda».

Introdotto da Serenella Besio dell’Università di Bergamo, l’incontro prevede la partecipazione di Carlo Sini, filosofo e Accademico dei Lincei, che interverrà sul tema Umano e tecnologia: un rapporto da ripensare e di Marcia Scherer, presidente dell’Institute for Matching Person & Technology, nonché docente di Medicina Fisica e Riabilitazione all’University of Rochester Medical Center (Stati Uniti) (Tecnologie assistive: un mondo in crescita per varietà, importanza e impatto). (S.B.)

Per partecipare al webinar del 17 dicembre, compilare il modulo presente a questo link. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Mabel Giraldo (mabel.giraldo@unibg.it).

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