«Il Covid-19 ha posto ulteriori sfide alle città di tutta Europa per garantire che ogni membro delle loro comunità abbia uguale accesso ai servizi, come l’assistenza sanitaria, il commercio e i trasporti, nonché alle informazioni pubbliche e alle misure di prevenzione. Siamo dunque contenti di osservare che alcune città hanno trasformato le sfide della pandemia in opportunità di diventare ambienti più accessibili e più inclusivi per tutte le persone della loro comunità».
Lo ha dichiarato Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, in occasione della cerimonia conclusiva dell’undicesimo Access City Award, l’iniziativa lanciata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con lo stesso EDF, allo scopo di dare visibilità e di premiare quelle città che abbiano preso iniziative esemplari, per migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano alle persone con disabilità, e in un contesto di popolazione in età sempre più avanzata. Il tutto all’insegna di un’edizione che ha voluto dare particolare attenzione agli sforzi delle città in àmbito di accessibilità dei servizi pubblici durante la pandemia.
Ad aggiudicarsi il premio, dunque, è stata la città svedese di Jönköping che, come scritto nelle motivazioni, «ha apportato continui miglioramenti sia nelle aree nuove che in quelle vecchie del centro urbano, in collaborazione con le organizzazioni di persone con disabilità. Essa, inoltre, ha creato anche un Access City Award locale, per aziende od organizzazioni che abbiano lavorato con i propri clienti per migliorare l’accessibilità». Al secondo posto si è classificata la città tedesca di Bremerhaven e al terzo la polacca Gdynia.
Le menzioni speciali, infine, sono andate a Poznań (Polonia), per «l’accessibilità ai servizi pubblici in tempo di pandemia», a Komotini (Grecia), per «l’accessibilità come opportunità per l’intera città» e ultima, ma non ultima, a Firenze, per «l’ambiente costruito».
La menzione a Firenze, va ad aggiungersi a quelle ottenute negli anni scorsi da altre città italiane, vale a dire Arona (Novara) nel 2015, Alessandria nel 2017 e Monteverde (Avellino) nel 2019, mentre l’unica città del nostro Paese ad aggiudicarsi finora il primo premio è stata Milano, nel 2015, che, come avevamo riferito a suo tempo, non aveva ritenuto il riconoscimento come un traguardo raggiunto, ma piuttosto come un prezioso punto di partenza per diventare sempre più accogliente e accessibile non solo alle persone con disabilità, ma a tutti, grazie anche alla continua e costante pressione delle Associazioni impegnate nel settore.
Concludiamo dunque con l’Albo d’Oro del premio, che nelle dieci precedenti edizioni ha visto via via vincere Ávila (Spagna); Salisburgo (Austria); Berlino (Germania); Göteborg (Svezia); Borås (Svezia); Milano, come sopra detto; Chester (Inghilterra); Lione (Francia); Breda (Olanda); Varsavia (Polonia). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Mher Hakobyan, responsabile dell’accessibilità per l’EDF (mher.hakobyan@edf-feph.org).
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