Tramite un’Ordinanza prodotta il 14 dicembre scorso, il Tribunale di Roma ha condannato l’Amministrazione Comunale di Roma per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, in seguito ad un’azione promossa in sede civile dall’Associazione Luca Coscioni, che aveva denunciato la presenza di barriere architettoniche sul ponte pedonale che collega la Stazione di Ostia Antica al noto Parco Archeologico, barriere che impediscono ai pendolari o ai turisti con disabilità motoria di accedere al cavalcavia una volta scesi dal trenino della linea Roma-Lido.
Dopo quindi che nel corso degli anni nessuna delle Giunte Capitoline succedutesi nel tempo aveva provveduto a garantire l’accessibilità di quel sito, nonostante le tante interpellanze di volta in volta presentate, è arrivata l’attuale condanna, per la quale, come si legge nell’Ordinanza, il Comune di Roma dovrà «adottare entro sei mesi un Piano volto alla rimozione delle barriere architettoniche presenti presso la Stazione di Ostia Antica», Piano che dovrà essere elaborato «una volta sentita l’Associazione Luca Coscioni», garantendo «la piena accessibilità del cavalcavia – e la sua fruibilità in condizioni di sicurezza – anche a tutte le persone con disabilità».
L’Amministrazione Comunale romana è stata inoltre condannata a risarcire il danno non patrimoniale cagionato all’Associazione Luca Coscioni, «quantificato in via equitativa in una somma pari a 10.000 euro».
Nel ricordare che questa è la quarta condanna per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità inflitta in sede giudiziaria al Comune di Roma, sulla base di altrettante iniziative legali promosse dalla propria Associazione, i Consiglieri Generali della stessa Alessandro Gerardi, avvocato che ha curato il ricorso, e Rocco Berardo, coordinatore per le iniziative sulla disabilità dell’Associazione, auspicano che la Sindaca Virginia Raggi «voglia dare immediata esecuzione al provvedimento emesso dal Tribunale di Roma». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).
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