«Da febbraio si cominceranno a vaccinare gli over 80, i disabili e anche i loro accompagnatori. Rispetto a questi ultimi, infatti, immagino che la connessione tra disabile e chi lo accompagna sia una connessione lineare. Il disabile immune, quindi, non può essere accompagnato da chi immune non è»: a dichiararlo ieri, nel corso di una conferenza stampa voluta per fare il punto sulla situazione delle vaccinazioni per il Covid-19, è stato il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid Domenico Arcuri, fornendo quindi una prima risposta chiara su una questione sollevata con forza, in queste settimane, da numerose componenti del movimento delle persone con disabilità (se ne legga a questo link e anche nella colonnina a destra del presente testo, alla voce Articoli correlati).
La notizia è stata ripresa anche da vari organi d’informazione generalisti, mentre l’Agenzia «Redattore Sociale» ha ripreso il commento di Pietro Barbieri, vicepresidente del Gruppo 3 (Area di Rappresentanza dedicata al Sociale) e presidente del Gruppo di Studio sui Diritti delle Persone con Disabilità nel CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), che pur sottolineando come «il piano vaccinale non faccia esplicitamente riferimento alle persone con disabilità tra le categorie destinatarie della seconda fase di vaccinazione», ritiene che «un impegno del Commissario Arcuri abbia un peso fondamentale e indiscutibile e che per questo si possa parlare di battaglia vinta».
Dal canto suo, il Presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Vincenzo Falabella, sempre a «Redattore Sociale», ha sottolineato «l’importanza dell’azione di interlocuzione con le Istituzioni, condivisa in tale àmbito dalle Associazioni aderenti alla nostra Federazione e alla FAND (Federazione tra le Associazioni delle Persone con Disabilità)», per far sì che «nelle cosiddette “categorie” con priorità per le vaccinazioni rientrassero anche le persone con disabilità, le loro famiglie, gli assistenti personali e tutto il bacino di utenti che ruotano intorno alla disabilità».
Fin qui, dunque, la dichiarazione di impegno del Commissario Arcuri e i primi commenti alla stessa. A questo punto attendiamo naturalmente ulteriori precisazioni e chiarimenti, per capire meglio come verrà concretamente realizzato quell’impegno. (S.B.)
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