Pur manifestando la propria soddisfazione per la decisione della propria Regione di avere incluso, nella prima fase del piano vaccinale, gli operatori sanitari che prestano la propria opera nei servizi residenziali e semiresidenziali, assistendo le persone con fragilità, quali persone anziane, con disabilità e non autosufficienti, la FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e l’ANFFAS Campania (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) manifestano in una nota diffusa congiuntamente «la loro preoccupazione, visti gli ultimi casi segnalati nelle RSA (residenze Sanitarie Assistenziali) e nelle strutture diurne in cui prepotentemente è tornato alla ribalta l’allarme Covid-19, che non sembra rallentare malgrado lo straordinario impegno degli operatori e delle famiglie. Questi ultimi, eseguendo minuziosamente le vigenti disposizioni anti-contagio, sono riusciti a ridurre solo al minimo i casi di ospedalizzazione delle persone con disabilità, contribuendo in parte a non aggravare la situazione attuale del Servizio Sanitario della Regione Campania. Ma in generale le RSA pubbliche e private continuano a contare nuovi contagi, nonostante, come detto, la puntuale applicazione delle misure di prevenzione, quale l’utilizzo corretto dei DPI (Dispositivi di Prevenzione Individuale), una situazione di clausura forzate e il divieto di visita per i familiari».
La FISH e l’ANFFAS campane fanno poi riferimento a quanto dichiarato a inizio gennaio dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Domenico Arcuri, dichiarazioni confermate dal Ministro della Salute Roberto Speranza, secondo cui le persone con disabilità avrebbero dovuto essere inserite nel mese di febbraio tra le categorie con diritto prioritario ai vaccini. «In Campania – sottolineano però le Associazioni -, almeno per ora sembrerebbe che solo gli ultraottantenni verranno vaccinati in questo mese».
Per quanto detto, dunque FISH Campania e ANFFAS Campania segnalano «l’importante necessità di provvedere quanto prima, anche predisponendo risorse professionali proprie, alla vaccinazione delle persone con disabilità di tutto il territorio» e rivolgono a tal proposito un accorato appello al Presidente della Regione Vincenzo De Luca, «con l’auspicio che tale richiesta possa trovare concretezza e sollecitare l’attenzione delle ASL, al fine di sottoporre, in questo mese di febbraio, le persone con disabilità alla vaccinazione anti Covid-19». (S.B.)
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