Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile

«Grazie ai lasciti testamentari, abbiamo potenziato lo sviluppo dei nostri servizi, garantendo sempre un elevato standard qualitativo grazie alla professionalità dei nostri collaboratori e alla continua implementazione delle strutture»: così la Lega del Filo d’Oro, da sempre impegnata a fianco delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali, ha lanciato anche quest’anno la propria campagna dedicata ai lasciti testamentari, che ha per protagonista lo “storico” testimonial e amico Renzo Arbore ed è caratterizzata dal messaggio “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”
Renzo Arbore con la Lega del Filo d'Oro
Renzo Arbore, “storico” testimonial e amico della Lega del Filo d’Oro, insieme a una bimba seguita da tale organizzazione

«Con oltre 100 milioni di euro raccolti negli ultimi quindici anni, i lasciti testamentari rappresentano una delle nostre principali forme di sostegno, ricordando che dal 1970 ad oggi abbiamo ricevuto più di mille lasciti, grazie ai quali abbiamo potuto potenziare lo sviluppo dei servizi in favore dei nostri ospiti, garantendo sempre un elevato standard qualitativo grazie alla professionalità dei nostri collaboratori e alla continua implementazione delle strutture»: così la Lega del Filo d’Oro, impegnata da più di mezzo secolo a fianco delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali, ha lanciato anche quest’anno la propria campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, dedicata appunto ai lasciti testamentari e caratterizzata dal messaggio-chiave Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile.

Protagonista della campagna è Renzo Arbore, “storico” amico e testimonial dell’organizzazione, che in un videospot (disponibile a questo link) promuove l’importanza di un gesto in grado di vivere per sempre a sostegno delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, «perché è proprio grazie alla generosità di tanti italiani – sottolineano dalla Lega del Filo d’Oro – che hanno scelto di ricordare la nostra organizzazione nelle ultime volontà, se oggi possiamo continuare a crescere e prefiggerci importanti progetti come il completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale di Osimo (Ancona) o l’apertura di nuove sedi».
«Rispetto al nuovo Centro di Osimo – aggiungono – una volta terminato, esso permetterà di garantire assistenza, educazione, riabilitazione, nonché il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile di bambini, ragazzi e adulti sordociechi e pluriminorati sensoriali». (S.B.)

A questo link è disponibile un ampio approfondimento sulla campagna dei lasciti testamentari 2021, lanciata dalla Lega del Filo d’Oro. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (Ufficio Stampa Lega del Filo d’Oro, ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

La Lega del Filo d’Oro
Era il 1964 quando Sabina Santilli, una caparbia e lungimirante donna sordocieca, decise di fondare – assieme a un piccolo gruppo di volontari – un’Associazione che potesse rappresentare il «filo aureo della buona amicizia», per aprire al mondo le persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E questo filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, realtà unica in Italia, che da allora fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La mission – di quella che dal 1998 è divenuta un’Associazione ONLUS e ora una Fondazione ONLUS – consiste nell’assistenza, nella riabilitazione, nell’educazione e nel reinserimento in famiglia – e in molti casi anche nella società – delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La Lega del Filo d’Oro ha da sempre svolto campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere la corretta conoscenza della sordocecità e delle problematiche ad essa correlate presso l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni ed è oggi punto di riferimento in Italia per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Ad Osimo, in provincia di Ancona, si trova la Sede Nazionale, al cui interno vi sono il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni, i Servizi Educativo-Riabilitativi, il Settore Medico, il Centro di Ricerca e il Centro di Documentazione.
Con circa 600 dipendenti, più di 650 volontari e circa 500.000 sostenitori, la ONLUS è presente oggi in Italia in 8 Regioni con 5 Centri Residenziali, a Osimo, Lesmo (Monza Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e 3 Sedi Territoriali a Padova, Roma e Napoli.
L’Associazione può contare su un team completo di professionisti, composto da una parte da operatori educativo riabilitativi, fisioterapisti, psicologi e assistenti sociali, dall’altra da medici specializzati, come neurologi, ortopedici, oculisti, pediatri, genetisti, dentisti, logopedisti e fisiatri, oltre a tutto il personale amministrativo e dei servizi generali.
Per ogni ospite della Lega del Filo d’Oro viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettergli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.
Le attività svolte vengono attualmente finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre circa il 65% delle entrate arrivano grazie alle risorse donate da privati. La Lega ha anche fondato un proprio Centro di Ricerca e collabora in Italia con numerosi istituti universitari, così come, a livello internazionale, con altri enti e organizzazioni che perseguono i medesimi obiettivi. (S.B.)

La Lega del Filo d’Oro e la rete internazionale per la sordocecità
A livello internazionale, la Lega del Filo d’Oro è membro del Deafblind International, Associazione internazionale che promuove e supporta lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e dell’EDbU (European Deafblind Union), organismo che ha come obiettivo principale l’uguaglianza e la piena partecipazione sociale delle persone sordocieche in tutta Europa.
Con altri dieci Paesi europei fa parte inoltre del gruppo di lavoro MDVI Euronet (Multiple Disabilities and Visual Impairment), impegnato a sviluppare e condividere le conoscenze sulla formazione di bambini e giovani con una grave disabilità visiva unita a disabilità aggiuntive.
E ancora, è componente del DbI ICF Working Group, insieme a Paesi come la Spagna, il Canada, l’India e l’Australia, con l’obiettivo di sviluppare uno standard specifico Core Set ICF (Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento CS), per un processo riconosciuto di valutazione, certificazione e intervento sulla sordocecità.
È impegnata infine, sempre a livello internazionale, in vari progetti sulla sordocecità, come Social haptic signs for deaf and blind in education, che ha lo scopo di raccogliere e rendere accessibili i segni tattili sociali (Haptic), per migliorare l’educazione delle persone con disabilità sensoriale visiva e uditiva, nonché la qualità del lavoro di insegnanti e interpreti che si occupano di studenti con disabilità sensoriali, a livello europeo. L’obiettivo è quello di codificare trecento segni per ogni nazione. Tutti i segni tattili verranno poi raccolti, catalogati, fotografati, illustrati e registrati per renderli accessibili gratuitamente nel web. In tale iniziativa sono coinvolti sette utenti seguiti dai Servizi Territoriali della Lega del Filo d’Oro di Lesmo (Monza-Brianza), Modena e Padova.
Con Social skills make inclusive life easier too – SMILE too si vogliono invece rafforzare le abilità sociali, di fondamentale importanza per l’inclusione, di bambini e ragazzi con problematiche visive e altre disabilità e/o con sordocecità, attraverso la formazione di chi li educa: genitori, insegnanti, professionisti.

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