«“L’ottimismo e la speranza non sono la stessa cosa”: piantando un albero di melograno in giardino – ricorda Luigi Vittorio Berliri, presidente della Cooperativa romana Spes contra spem -, era stato con queste parole che inaugurammo a suo tempo il cantiere della case famiglia in Via Paolo Monelli a Roma. Nei giorni scorsi, dunque, vi è stata la consegna delle chiavi al Municipio 3 della Capitale, all’ASL e alle Cooperative che gestiranno la struttura. Si può quindi parlare di una vera “festa della coprogettazione”, che ha messo insieme le Cooperative Brutto Anatroccolo, Idea Prisma e Spes contra spem, l’Associazione noinsieme e, appunto, l’ASL e il Municipio 3».
Quello, dunque, che è stato messo a disposizione del Municipio 3 di Roma dalla Cooperativa Spes contra spem è un appartamento per il “Dopo di Noi, una porzione di una villetta monofamiliare immersa nel verde, primo passo di un progetto più ampio di apertura al quartiere.
«La casa – aggiunge Berliri – fu sognata e progettata vent’anni fa dall’allora Presidente di noinsieme Vittorio Toscano, ma solo ora, finalmente, il progetto, rimasto per molto tempo incagliato nelle pieghe della burocrazia, può rivedere la luce. Alla “cerimonia del melograno” il formatore Ignazio Punzi disse: “L’ottimista analizza i dati della realtà che osserva, li somma algebricamente e se il risultato ha il segno + davanti, guarda il futuro con positività. L’ottimista guarda il futuro dal presente. Chi spera fa il contrario. Guarda il presente a partire dal futuro. Cioè non è mosso da un calcolo, né dalla logica, ma unicamente da una forza interiore e da un affidarsi ad un noi. Ma la storia la fanno i folli, coloro che, insieme, credono nell’incredibile, ascoltano l’inaudibile, vedono l’invisibile».
Dal canto suo, Maria Concetta Romano, assessora alle Politiche Sociali del Municipio 3 di Roma, ha dichiarato: «Questo luogo e queste persone testimoniano una storia, costruita assieme in tanti anni. Una storia fatta di fiducia, di coprogettazione, della bellezza di lavorare assieme. La mia gratitudine nei confronti delle Cooperative è enorme: solo assieme, ciascuno con le proprie responsabilità, è possibile fare bene le cose. Oggi qui siamo i volti che narrano questa possibilità. Quando racconto la storia di questo Municipio mi guardano e dicono che è impossibile. E invece l’ASL, il Municipio, le Famiglie, le Cooperative, possono fare cose concrete assieme».
«Alla base della nostra storia – ha aggiunto Giovanni Caudo, presidente del medesimo Municipio – vi sono la collaborazione, la solidarietà e l’impegno verso un obiettivo comune: sono queste le strade per condurci all’idea di comunità che vogliamo. Ecco dunque un altro piccolo, ma concreto e importantissimo tassello che lo dimostra».
«Una bellissima pianta fiorita è stata regalata alla casa – conclude Berliri -, che sarà il “centrotavola” di un nuovo progetto. La casa bellissima e arredata di tutto punto, nuova, i fiori, il sorriso. Il lavoro di cura passa per i dettagli. E per la bellezza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@spescontraspem.it.
Articoli Correlati
- Narciso rovesciato, Narciso liberato Ovvero «quando è il gruppo a farci sentire diversi» e molto altro, in questa approfondita analisi dell’immagine di sé e della diversità in alcuni personaggi provenienti dalle Silly Symphonies, brevi…
- “La storia siamo noi”, ma “noi” è tutta la comunità cittadina «Un noto cantautore cantava “la storia siamo noi”. È vero, ma “noi” è tutta la comunità cittadina, perché solo assieme a tutti (quartiere, istituzioni, banche, cooperative, scuole) siamo riusciti a…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…