«Mi è mancata l’allegria, perché lui mi fa molto ridere»: lo ammette Arianna, accanto a Lorenzo, al quale è mancato l’affetto di lei, «perché oltre ad essere un’amica, è anche il mio amore».
Quattro coppie, che fanno riferimento ad altrettante Sezioni dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), quelle di Potenza, Bari, Oristano e Lecce, che tratteggiano in poche ma intense pennellate il loro amore ai tempi della pandemia, con le mascherine in volto, ma vicini dopo essere stati a lungo distanti. Sono loro che raccontano un anno di pandemia in tre domande e tre risposte, in un video realizzato dall’AIPD Nazionale (disponibile a questo link), in occasione del 14 febbraio, Giorno di San Valentino.
«Cosa vi è mancato di più della vostra relazione in questo periodo di pandemia?»: è questa la prima domanda del video. «Mi manca di stare più tempo con lui, di viverlo: l’attrazione fisica, di viverlo appieno». «Gli abbracci, i baci e tutto il resto». «Ho provato tristezza, mi è mancata l’allegria, perché lui mi fa molto ridere». E, ancora, «mi mancano le passeggiate, mi mancano i baci, gli abbracci». «Fisicamente mi è mancato, perché quando sto da sola mi manca tanto». E manca anche «il tango, ballare con Giulio».
Altra domanda: «Cosa avete fatto per sentirvi più vicini in questo periodo?». «Videochiamate», «chiamate normali», «messaggi vocali», ma anche «cuori»: «queste – sottolineano dall’AIPD – le principali risorse per accorciare le distanze e nutrire un amore anche senza potersi incontrare».
E infine, «Quando finirà questo periodo, cosa vi piacerebbe fare insieme?». Qui c’è chi sogna «un bel weekend», ma anche chi pensa “in grande”, e dopo avere sofferto la distanza e la separazione, dice: «Voglio andare a vivere con lui!».
«Sono i sogni e i desideri di tutti gli innamorati – commenta Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD – e ci ricordano ancora una volta che le persone con sindrome di Down sono prima di tutto persone e che i bambini diventano adulti. Oggi la maggioranza delle persone con sindrome di Down è fatta di adulti e hanno bisogni da adulti. A noi tocca riconoscerlo e aiutarli a costruire il loro futuro». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il video di cui si parla nel presente testo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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