I vaccini, le persone con malattie neuromuscolari e i loro caregiver

«Come Associazioni di riferimento di patologie neuromuscolari, riteniamo utile inserire in maniera chiara, tra le categorie prioritarie per la vaccinazione anti-Covid, le persone affette da malattie neuromuscolari quali l’atrofia muscolare spinale e le distrofie muscolari»: lo ha scritto la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in accordo con l’Associazione Famiglie SMA (Atrofia Muscolare Spinale) e con i Centri Clinici NEMO, in una lettera inviata al Ministro della Salute, chiedendo di inserire nelle categorie prioritarie, tra gli altri, anche i familiari e i caregiver

Boccetta di vaccino per Covid-19 e siringaIn riferimento al documento prodotto nei giorni scorsi dal Ministero della Salute, relativo all’aggiornamento del Piano Vaccinale anti-Covid, la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in accordo con l’Associazione Famiglie SMA (Atrofia Muscolare Spinale) e con i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre), ha inviato una lettera al responsabile del Dicastero Roberto Speranza, sottolineando che in tale documento «ci sono novità riguardanti le persone con patologie neurologiche, specificando, a titolo esemplificativo, la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e la sclerosi multipla. Come Associazioni di riferimento di patologie neuromuscolari, riteniamo, onde evitare problematiche, sia utile inserire in maniera chiara tra le categorie le persone affette da malattie neuromuscolari (SMA e distrofie muscolari)».
«Nello specifico della SMA – si aggiunge inoltre – è importante ricordare che la popolazione prevalente è composta da minori sotto i 16 anni. Per garantire pertanto equità, protezione e promozione della salute chiediamo che vengano inseriti nelle categorie prioritarie i genitori e i caregiver».

«Ricordiamo per altro – conclude la lettera al Ministro – che da tempo, insieme alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), stiamo portando avanti l’interlocuzione con le varie Autorità Nazionali e Regionali, proprio per avere garanzia di una priorità di vaccinazione per le persone con gravi patologie e con disabilità, per i loro caregiver, per gli operatori e i volontari impegnati». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione UILDM (Alessandra Piva e Chiara Santato), uildmcomunicazione@uildm.it.

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