Si chiama ANDEL, acronimo che sta per Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro, ed è un nuovo soggetto non profit che opererà nel campo dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Oltreché per i suoi importanti obiettivi, ne annunciamo la nscita con particolare piacere, anche perché tra i suoi principali fautori vi è Marino Bottà, già responsabile del Collocamento Disabili e Fasce Deboli della Provincia di Lecco una delle “firme” più assidue del nostro giornale sul tema del lavoro.
«Il progetto – come spiegano i promotori – è nato da una partnership fra persone con disabilità ed esperti di questo particolare segmento del mercato del lavoro. Oggi, infatti, anche a seguito della crisi pandemica, un milione di persone con disabilità non riesce a trovare alcuna proposta di collocamento o di inserimento lavorativo, pur trattandosi di persone che potrebbero contribuire allo sforzo produttivo e di ripresa che attende il Paese e che invece vengono ancora una volta ricacciate nella condizione di perenni “assistiti”».
«Ciò accade – proseguono – perché mancano, nel nostro Paese, idee, strumenti e professionalità adeguate a progettare e gestire il “collocamento mirato”, strategia indispensabile per l’inclusione delle persone con disabilità, sul modello di quanto accade in molti altri Paesi europei e anche in alcune realtà locali italiane, dove vengono realizzate con successo sperimentazioni e buone pratiche».
Fondata dunque sul principio della mutualità, ANDEL intende supportare tutti i soggetti sociali interessati, promuovendo in parallelo la cultura dell’inclusione lavorativa, il tutto lavorando su due piani: da un lato, cioè, le attività divulgative, culturali, e di promozione legislativa, dall’altro, una concreta erogazione di servizi alle persone con disabilità, alle aziende, alla pubblica amministrazione, alle cooperative sociali, alla scuola, all’università, alle associazioni, ai servizi pubblici per il collocamento e ad altri soggetti ancora.
Per le persone con disabilità, in particolare verrà curato il percorso di accompagnamento al lavoro personalizzato e per le aziende il progetto personalizzato di assolvimento degli obblighi al fine di realizzare un efficace collocamento mirato.
Cultura inclusiva e servizi saranno dunque i due assi portanti di ANDEL, che in queste settimane ha già partecipato alla stesura di un appello ai Parlamentari italiani per l’inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – il programma di investimenti che l’Italia dovrà presentare alla Commissione Europea nell’àmbito del Next Generation EU, strumento messo in campo per rispondere alla crisi provocata dalla pandemia – una specifica linea d’azione per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, finanziata con una quota dei fondi europei assegnati all’Italia in questo àmbito. A sostegno di tale appello, tra l’altro, sono state già presentate ben quattro Interrogazioni Parlamentari. (S.B.)
In questa fase iniziale, ANDEL cerca persone volontarie disponibili a farsi portavoce del proprio progetto, persone in grado di parlare con tutte le Associazioni e di costituire una rete provinciale. I candidati verranno formati e seguiti per svolgere al meglio la promozione dell’Agenzia. Gli interessati possono prendere contatto con: marino.botta@alice.it o enrico.seta@gmail.com, indirizzi utili anche per chiedere ogni altra informazione. A questo link, infine, è disponibile un’ampia scheda sulla nascita e gli obiettivi di ANDEL.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…