Hockey e calcio in carrozzina: un protocollo d’intesa tra UILDM e FIPPS

I powerchair sport (hockey e calcio in carrozzina) si giocano in squadre miste sia per età che per sesso e sono tra le poche del panorama paralimpico a coinvolgere sportivi con disabilità motorie anche severe e progressive. Avranno ora sempre più visibilità, anche grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e la FIPPS (Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport), entrambe convinte dell’importanza della pratica sportiva quale potente strumento di inclusione e di diffusione di una nuova cultura della disabilità

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“Ascolto, Sento, Dico”: per diffondere l’inclusione delle persone con autismo

Per celebrare un 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, all’insegna della concretezza, la Fondazione ANFFAS di Cagliari – impegnata da sempre nei processi di affermazione dei diritti di autodeterminazione, cittadinanza attiva, autonomia, formazione e lavoro di tutte le persone con disabilità intellettive – segnala il progetto di ricerca “ASD, Ascolto, Sento e Dico”, di cui è promotrice, con il proprio Servizio Autismo Minori, insieme alla Fondazione di Sardegna. Il primo incontro aperto al territorio, nell’àmbito del progetto, si avrà il 16 aprile a Iglesias

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2 Aprile: la persona non è la sua malattia

«Vogliamo approfittare della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile – dichiara Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS – per portare ancora una volta all’attenzione di tutta l’opinione pubblica il concetto che la persona non è la sua malattia». E aggiunge: «Non riteniamo utili allo scopo slogan o proclami, mentre sarebbe quanto mai urgente agire concretamente per la tutela dei diritti e per colmare divari che ancora adesso mettono le persone con autismo in secondo piano, soprattutto in considerazione dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo vivendo»

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Prima e dopo il 2 Aprile

«Penso – scrive Gianfranco Vitale, padre di un uomo con autismo – che non possa essere la retorica ridondante di una giornata come quella del 2 Aprile, a cambiare il senso degli altri 364 giorni dell’anno, segnati dall’isolamento e dall’abbandono, nostro e dei nostri figli. La realtà che viviamo poco ha in comune con la “festa” e la “celebrazione”. Se non assumiamo consapevolezza del nostro ruolo, possiamo essere certi che passata l’ubriacatura del 2 Aprile, i problemi si ripresenteranno il giorno dopo in tutta la loro gravità, drammaticità, complessità»

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Illuminiamo di blu le città, ma non scordiamo quel tanto che c’è ancora da fare

«La Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo di domani, 2 Aprile – scrivono dall’ANFFAS di Modica (Ragusa) -, non dovrebbe essere la banale celebrazione di una ricorrenza, ma un momento di seria riflessione in cui tracciare un bilancio delle politiche in favore delle persone con disabilità tutte. È quindi importante che le città si tingano di blu e che si parli di autismo, purché però la politica non dimentichi che l’emergenza sanitaria in atto non deve spegnere i riflettori su quel tanto che c’è ancora da fare per le persone autistiche e con disabilità intellettiva tutte»

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I servizi per la salute sessuale e riproduttiva e le donne con disabilità

Nonostante sia sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nel nostro Paese l’accesso ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva delle ragazze e delle donne con disabilità non è ancora garantito. Partendo da questo dato sconfortante, abbiamo ritenuto utile realizzare un repertorio dei servizi per la salute sessuale e riproduttiva preparati ad accogliere donne con disabilità, perché crediamo che conoscere le esperienze virtuose sia importante per creare una consapevolezza dei diritti e anche perché può far venire la voglia di replicarle

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La stringente necessità di costruire una rete di servizi per l’autismo

«Dopo quindici anni di Giornate Mondiali per la Consapevolezza dell’Autismo e alla vigilia di quella di quest’anno, la pandemia ha messo ancora in maggiore evidenza la stringente necessità di costruire attorno alle famiglie una rete di servizi, per assicurare un sostegno trasversale e continuativo, con un occhio al futuro: i bambini crescono, anzi sono già cresciuti ed esiste una folta schiera di adulti autistici, assistiti da genitori anziani!»: lo dicono dalla Fondazione Trentina per l’Autismo, che con il Centro Casa Sebastiano ha già avviato da alcuni anni una prassi del tutto virtuosa

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Giulia, bimba con autismo, e la mamma Roberta: diario dalla pandemia

“Borderline: tra Terra e Luna. Istanti preziosi di una bambina speciale” è un libro di Roberta Salvaderi che raccoglie, come in un diario, le esperienze della figlia Giulia di 8 anni, bimba con disturbo dello spettro autistico, vissute durante l’ultimo anno e mezzo, per dare speranza e sostegno a tutti i genitori che affrontano la vita insieme a un figlio o a una figlia con autismo. Giulia, infatti, ha potuto continuare a casa il suo percorso riabilitativo, grazie al progetto “Toc Toc – Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo”

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Monopattini e persone con disabilità visiva: alla fine qualcuno si è mosso!

Il Comune piemontese di Collegno sta sperimentando un sistema di geolocalizzazione dei monopattini, per coniugare il vantaggio dello snellimento del traffico con l’ordine del tessuto urbano e con la sicurezza dei pedoni, specie di quelli con qualche forma di disabilità. Problema risolto, dunque, estendendo tale sistema a tutto il Paese? Ancora no, purtroppo, perché restano alcune questioni aperte. «Quello che è comunque indispensabile – scrive Giulio Nardone – è che si faccia chiarezza normativa e che si adotti un unico sistema a livello nazionale»

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