«Vogliamo approfittare di questa Giornata per portare ancora una volta all’attenzione di tutta l’opinione pubblica il concetto che la persona non è la sua malattia»: a dirlo è Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), alla vigilia della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile, evento tramite il quale, com’è noto, si vuole richiamare l’attenzione e accrescere la consapevolezza sui disturbi dello spettro autistico, anche al fine di tutelare i diritti delle persone che ne soffrono e delle loro famiglie. «Diritti per i quali – aggiunge Speziale – è fondamentale anche il potenziamento di servizi e di sostegni di qualità, per arrivare a una piena e concreta inclusione e alla migliore qualità di vita possibile, in tutte le fasi della vita, a partire dalla primissima infanzia».
Sempre in vista del 2 Aprile, l’ANFFAS ha contribuito a divulgare il libro Il filo srotolato. Autismo tra fotografia e poesia (Scholé-Morcelliana, 2021), promosso dalla Fondazione a marchio ANFFAS FOPAB di Brescia, che racconta l’autismo e i suoi protagonisti attraverso le poesie di Franca Grisoni e le fotografie delle persone del Centro Francesco Faroni, scattate da Adriano Treccani, «e che con parole e immagini – sottolineano dall’ANFFAS – pone le persone con autismo al centro di tutto e con loro le persone che ne accompagnano la vita, come i genitori e gli operatori: un esempio di quanto dovrebbe essere fatto anche nella nostra società, dove è la persona che va messa al centro, con i suoi desideri, le sue aspettative e le sue necessità, con l’obiettivo di accompagnarla nei percorsi di apprendimento di abilità e competenze, di empowerment [crescita dell’autoconsapevolezza, N.d.R.], di indipendenza e autonomia».
«Purtroppo – ricorda Speziale -, questo ancora non accade. Purtroppo ogni anno ci ritroviamo a dover ribadire la necessità di rispettare diritti che dovrebbero essere invece scontati e la necessità di creare le condizioni adatte per avere una società di pari diritti e opportunità».
«A tal proposito – prosegue – non riteniamo utili allo scopo slogan, proclami o colorare monumenti di blu, ma sarebbe invece quanto mai urgente e necessario agire concretamente per la tutela dei diritti e per colmare divari che ancora adesso mettono le persone con disturbi dello spettro autistico in secondo piano, soprattutto in considerazione dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo vivendo e che ha particolarmente colpito proprio le persone con autismo e le loro famiglie. E quindi, anche per questa Giornata non chiediamo di tornare alla normalità pre-pandemia, ma di creare invece una nuova normalità, fatta di pari diritti e pari opportunità e di inclusione in tutti i contesti della nostra società: scuola, lavoro, sanità ecc. Non è più accettabile e tollerabile vivere in un mondo che lascia indietro e nell’indifferenza più totale persone che sono cittadini al pari degli altri e la cui vita dovrebbe avere lo stesso valore di quella degli altri».
«La disabilità – conclude Speziale, riprendendo la postfazione di Giorgio Grazioli, presidente dell’ANFFAS di Brescia, al libro Il filo srotolato – viene prima e dopo ma non toglie la persona!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.
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