Malattie Rare, disabilità, inclusione sociale: un premio a chi comunica bene

Riconoscere e stimolare l’impegno di chi diffonde buona comunicazione sulle Malattie Rare, sulle prassi inclusive delle persone con disabilità e su episodi di alto livello civico in tema di sanità e inclusione sociale, con particolare attenzione all’evidenza scientifica e all’equità nell’accesso alla cura: è questo l’obiettivo del 5° Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale, promosso, insieme all’Università LUMSA di Roma, dalla Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale, e che nella scorsa edizione ha visto anche «Superando.it» ottenere una Menzione Speciale

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Per una progettualità inclusiva degli spazi pubblici: un corso per progettisti

«Fornire strumenti conoscitivi e progettuali sulla resa accessibile di un museo, visto come luogo che racchiude in sé le criticità di tutti gli edifici e dei servizi pubblici: accessibilità fisica e cognitiva, efficienza e adeguatezza, adozione di una narrativa inclusiva»: punta a questo il nuovo “Master Class 2021. Il museo: caso studio per progetti accessibili e inclusivi”, corso di specializzazione proposto dall’Associazione +Cultura Accessibile di Torino, rivolto a quei professionisti che a vario titolo intervengono nella progettualità museale ed espositiva

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Vaccini e Unione Europea: in pochi Stati priorità alle persone con disabilità

Sono troppi gli Stati dell’Unione Europea le cui strategie di vaccinazione contro il Covid non hanno stabilito criteri chiari per dare priorità alle persone con disabilità, ad eccezione di quelle che vivono in istituti o sono a rischio estremo di infezione. Questo ha creato in molti casi grande confusione e caos, lasciando che molte persone con disabilità finissero addirittura in fondo alle liste di attesa per la vaccinazione: è quanto emerso dall’audizione “La campagna vaccinale contro il Covid-19 e le persone con disabilità”, promossa dal CESE, organo consultivo della Commissione Europea

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La disabilità come metafora dispregiativa: sbagliare… perseverare… e poi?

«Ancora una volta la disabilità viene utilizzata come metafora dispregiativa nei confronti di un avversario politico, denotando un’assoluta mancanza di sensibilità nei confronti delle stesse persone con disabilità e delle loro famiglie»: a dirlo è Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS di Torino, a proposito di un titolo del «Fatto Quotidiano» (“Chiampa frega Appendino e vuole un ‘nano’ anti-5S”), testata diretta da Marco Travaglio, già protagonista di analoghe “scivolate” sul linguaggio, rispetto alle quali la stessa ANFFAS aveva duramente protestato, anche a livello nazionale

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Terapie delle distrofie retiniche ereditarie: realtà e futuro

Chiarezza sui percorsi della ricerca, le reali prospettive terapeutiche ad oggi presenti, l’impegno verso una consapevolezza del paziente in relazione alla ricerca: saranno questi i temi al centro del convegno nazionale online “Terapie delle distrofie retiniche ereditarie: realtà e futuro”, promosso per il 17 aprile, in collaborazione con il proprio Comitato Scientifico, da Retina Italia (Associazione Nazionale per la Lotta alle Distrofie Retiniche), cui parteciperanno alcuni autorevoli esperti del settore

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Perché non ripartire con musei pienamenti accessibili?

Tempo di pandemia, la cultura si reinventa: emblematico è il caso dei musei – quasi 5.000 quelli aperti al pubblico nel nostro Paese -, fisicamente chiusi ma visitabili virtualmente, con modalità che si avvicinano molto a quelle utilizzate dalle persone con disabilità le quali, incontrando ostacoli a volte insuperabili, da sempre devono usare il web per coltivare le loro passioni. Ma perché non sfruttare questo periodo sospeso per costruire una ripartenza all’insegna della piena accessibilità? Alcune esperienze già felicemente attuate dimostrano che sarebbe del tutto possibile

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Per bambini e bambine con disabilità c’è “+ARIA”, anche nell’anno più difficile

«Un’emergenza sanitaria che diventa emergenza sociale, un gruppo di bambini e ragazzi con la sindrome CHARGE e un solo modo di reagire: insieme. A dieci mesi dall’avvio del nostro progetto, condivideremo gioie, soddisfazioni, fatiche e risultati nell’anno più difficile»: così CBM Italia presenta l’incontro online “In Italia per i bambini con disabilità c’è +ARIA”, durante il quale domani, 14 aprile, si trarrà un primo bilancio del progetto “+ARIA” (“Attività Ricreative Inclusive e Assistenza”), rivolto a bimbi e bimbe con la sindrome CHARGE, una delle principali cause di sordocecità congenita

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Il licenziamento di un lavoratore con disabilità: una Sentenza della Cassazione

Farà giurisprudenza una recente Sentenza della Corte di Cassazione, secondo la quale è illegittimo, da parte di un datore di lavoro, licenziare un lavoratore con sopravvenuta disabilità, se egli non abbia dimostrato l’impossibilità di trovarne una nuova collocazione, anche di livello inferiore, con conservazione del trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza, in quanto «è obbligato preventivamente a verificare di non poter adottare “accomodamenti ragionevoli” in una prospettiva di riorganizzazione del lavoro aziendale idonea alla salvaguardia del posto di lavoro»

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Caregiver = badante? Non proprio!

«“L’italiano c’è perché non usarlo?”: questo il titolo di un articolo pubblicato da “Oggi” – scrivono dall’Associazione Gilo Care – di cui condividiamo l’argomento trattato. Tra le parole “incriminate”, però, compare “caregiver”, di cui viene proposta la sostituzione con l’italianissimo “badante”, dimenticando che in italiano i due termini identificano due figure e due ruoli completamente distinti»

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