«Continuano le difficoltà per le persone con disabilità gravissima di Roma nel vedere garantiti i fondi loro destinati»: a denunciarlo è la FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che sottolinea come «anche quest’anno centinaia di aventi diritto rischino di rimanere esclusi dal beneficio per mancanza delle risorse necessarie».
A tracciare una breve “storia” di ciò che ha portato all’attuale situazione è la stessa FISH Lazio, che ricorda innanzitutto come, nel mese di giugno dello scorso anno, sia stato approvato dalla Regione Lazio l’Aggiornamento delle linee guida regionali per la programmazione territoriale delle prestazioni assistenziali domiciliari in favore degli utenti in condizione di disabilità gravissima, «esito – viene spiegato – di un percorso di concertazione tra l’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali, le organizzazioni rappresentative degli utenti e le parti sociali, che ha introdotto importanti modifiche relativamente ai sostegni previsti (“assegno di cura ” e “contributo di cura“), con l’obiettivo di garantire una reale continuità assistenziale ai destinatari degli interventi e una maggiore equità sociale al processo di erogazione dei servizi».
«Tra le principali novità rispetto alla precedente disciplina – proseguono dalla FISH Lazio – vi è stata infatti l’introduzione di due criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni, quello della “continuità” dell’erogazione dei trasferimenti monetari nei confronti di chi abbia ottenuto il beneficio in almeno una delle due annualità precedenti, e quello dell’assenza di altre prestazioni sociali e sociosanitarie, con il quale assicurare il contributo a coloro che siano sprovvisti di ulteriori servizi nell’àmbito del PAI (Piano Assistenziale Individualizzato). Attraverso quindi il lavoro del costituendo Tavolo di Monitoraggio Regionale previsto dalla medesima riforma, sarà possibile adottare ulteriori necessari miglioramenti alla disciplina, per venire incontro alle esigenze emerse, anche mediante una modulazione dei budget individuali, sulla base del complesso delle prestazioni sociosanitarie e dei sostegni disponibili».
«In merito alle misure in questione – si sottolinea ancora – è importante ricordare che, accogliendo le richieste delle Federazioni rappresentative, la Regione Lazio aveva incrementato lo scorso anno le risorse statali destinate a questi interventi, con uno stanziamento aggiuntivo di fondi, pari a 5.300.000,00 euro per il 2020 e a 7 milioni di euro per ognuna delle due annualità 2021 e 2022, che ha consentito e consentirà a numerose famiglie di ricevere i contributi previsti. Ebbene, per quanto riguarda il 2021, sono in totale 23.713.709,52 euro le risorse destinate a Roma Capitale, comprensive di fondi nazionali (Fondo Non Autosufficienza), fondi aggiuntivi stanziati dalla Regione Lazio e ulteriori risorse residue delle assegnazioni degli anni scorsi e da mancato turnover degli utenti».
«Nessun segnale arriva purtroppo dalla Capitale – dicono dalla FISH Lazio -, cosicché dei 3.177 cittadini romani aventi diritto ad accedere al beneficio quest’anno, molti rimarranno esclusi, senza un evidente impegno politico del Comune in questa direzione».
«Chiediamo dunque alla sindaca Virginia Raggi – dichiara Daniele Stavolo, presidente della Federazione – un intervento urgente per garantire il diritto di tutte le persone in graduatoria a ricevere le prestazioni e non lasciare senza risposta le tante famiglie che verrebbero private di sostegni indispensabili per le loro esigenze assistenziali». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishlazio.it.
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