
Dovrà ora passare all’esame in Aula, ma è già certamente degno di nota l’emendamento presentato dalla deputata Lisa Noja e approvato ieri, 15 aprile, in sede di Commissioni Riunite XI (Lavoro Pubblico e Privato) e XII (Affari Sociali) della Camera, durante l’iter della conversione in legge del Decreto Legge 30/21 (Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena).
In base infatti a tale provvedimento, dovranno essere rafforzate le tutele per i genitori di bambini/e e ragazzi/e con disabilità e BES (Bisogni Educativi Speciali), ovvero, concretamente, queste famiglie potranno avvalersi del diritto allo smart working (“lavoro agile”) per entrambi i genitori e – solo nel caso di disabilità grave – dell’accesso al congedo garantito per uno dei due genitori, anche qualora l’altro stia lavorando in smart working.
«Con questo emendamento – ha dichiarato Lisa Noja all’OMAR (Osservatorio Malattie Rare) – intendiamo dare un’attenzione in più alle migliaia di genitori di figli con disabilità, con DSA (disturbi specifici di apprendimento) o Bisogni Educativi Speciali di ogni età, in caso di quarantena, sospensione didattica o chiusura dei centri diurni. Si tratta di un doveroso segno di attenzione verso famiglie che in questi mesi hanno sofferto molto e che è necessario sostenere, non solo come, ma più delle altre, se vogliamo davvero dare senso a quel principio di uguaglianza sostanziale che ispira la nostra Costituzione». (S.B.)
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