Se un cartone animato di successo diventa testimonial di una Malattia Rara

«Sono migliaia i bambini che ogni giorno guardano gli episodi della serie animata programmata dalla RAI “Leo da Vinci”, mentre pochissime persone sanno cosa sia la malattia di Anderson-Fabry, rara patologia ad accumulo lisosomiale»: così l’AIAF (Associazione Italiana Anderson-Fabry) presenta la bella iniziativa che troverà ampia visibilità domani, 22 aprile, con la proiezione in anteprima di “Leo da Vinci: un amico raro”, ideale trampolino di lancio per affrontare, insieme a numerosi autorevoli ospiti, le tematiche relative alla patologia e alla qualità di vita di chi ne è affetto

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Un progetto che insegna l’autonomia abitativa

«Vivere la propria vita indipendente anche a fronte di una disabilità intellettiva è un obiettivo che si può raggiungere anche in questo periodo di emergenza, che ha reso più rarefatti i rapporti interpersonali»: lo dicono dall’Associazione friulana Laluna, presentando un nuovo ciclo di “Propedeutica all’abitare”, progetto il cui precedente percorso si è concluso con successo e che coinvolge ora altre tre persone con disabilità, per introdurle gradualmente alla vita autonoma, fino a portarle alla vita indipendente

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Vaccini a persone con disabilità e caregiver in Lombardia: la situazione attuale

Prenotazione dei vaccini e relativi problemi, tipo di vaccino e altro ancora: la Federazione lombarda LEDHA mette a disposizione, nel proprio sito, un’utile guida-vademecum di riferimento per la Lombardia, che tiene conto delle più recenti comunicazione provenienti dalla propria Regione, relative alle vaccinazioni delle persone con disabilità e dei loro caregiver. Ne suggeriamo senz’altro la consultazione.

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L’amministratore di sostegno, risorsa nuova per risolvere un problema antico

Sarà tutto dedicato all’amministrazione di sostegno, l’istituto introdotto in Italia dalla Legge 6/04, con l’obiettivo di sostituire progressivamente le più rigide figure dell’interdizione e dell’inabilitazione, l’incontro online “L’amministratore di sostegno cosa è e a chi serve”, aperto liberamente a tutti e promosso per il 23 aprile dall’UICI di Modena. Vi interverranno l’avvocato Stefano Tortini, presidente dell’UICI Emilia Romagna e la legale dell’UICI di Modena Francesca Romana Pellegrini, pronti a rispondere ad ogni quesito e dubbio riguardante tale materia

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Una nuova cultura della disabilità anche per i religiosi

«Ho un rapporto dialettico con la religione – scrive Anna Maria Gioria, donna con disabilità – ma alcune esperienze passate e recenti, tra cui il superamento del Covid e l’incontro con un sacerdote empatico, mi hanno fatto molto riflettere e senza apparire troppo severa, credo che come tutte le persone, anche i religiosi abbiano bisogno di essere educati a una nuova cultura della disabilità, che scacci il pietismo a favore di una parità di diritti, tra i quali sicuramente quello di poter vivere il proprio percorso spirituale»

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Autismo e disturbi visivi: un progetto di ricerca

Si presenta come un appuntamento di sicuro interesse, alla luce anche della novità dei temi trattati, l’incontro online del 24 aprile intitolato “Autismo e disturbi visivi: progetto ‘Vis à Vis’”, centrato appunto su quest’ultimo progetto di ricerca. A organizzare l’iniziativa sono stati la struttura “APRI Servizi” dell’omonima Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti di Torino, lo IERFOP di Cagliari (Istituto Europeo Ricerca Formazione Orientamento Professionale) e il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università di Cagliari

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Alunni e alunne con disabilità: garantire sempre la didattica in presenza

«Nelle “Zone Arancioni”, dove è previsto che gli studenti possano frequentare in presenza in misura non inferiore al 50 per cento o non superiore al 75 per cento, agli alunni e alle alunne con disabilità sia garantita la didattica sempre in presenza»: a chiederlo, tramite una lettera formale inviata al Ministero dell’Istruzione è la Federazione FISH, riferendosi alle varie discriminazioni causate dalla pretesa di una serie di dirigenti scolastici, che intenderebbero garantire la presenza degli alunni e delle alunne con disabilità a scuola solo se vaccinati e vaccinate

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La diversità e la disabilità nelle scatole dei giocattoli

«Giocare è una cosa seria – scrive Stefania Delendati – e quando gioco e giocattoli incontrano la disabilità, possono assumere forme inaspettate, trasformarsi in occasione di inclusione, fare educazione e riabilitazione, addirittura aiuta a superare le barriere architettoniche. Una domanda, però, sorge spontanea: se un genitore parcheggia sistematicamente l’auto nel posto riservato alle persone con disabilità senza averne diritto e dopo regala la Barbie in sedia a rotelle o il LEGO con l’omino disabile ai figli, è sufficiente il suo dono per educarli alla diversità?»

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