«Vivere la propria vita indipendente anche a fronte di una disabilità intellettiva è un obiettivo che si può raggiungere anche in questo periodo segnato dall’emergenza Covid, che ha reso più rarefatti i rapporti interpersonali»: lo dicono dall’Associazione Laluna di San Giovanni di Casarsa della Delizia (Pordenone), presentando un nuovo ciclo del progetto Propedeutica all’abitare, iniziativa di cui ci siamo già occupati a suo tempo anche nel nostro giornale. Nello specifico, dopo che il precedente percorso di propedeutica all’abitare indipendente si è concluso recentemente con successo, la nuova fase del progetto coinvolge altre tre persone per introdurle alla vita autonoma, accompagnandole gradualmente con una presenza educativa che le supporta e le guida nelle gestione delle cose quotidiane, rafforzando autonomie e competenze, fino appunto a portarle alla vita indipendente.
«Il precedente ciclo – spiega il coordinatore Walter Torosso – si è da poco concluso, con i ragazzi che sono entrati ora nella “vita indipendente”, mentre ora altri tre nuovi ragazzi hanno intrapreso il percorso di propedeutica, inizialmente con tre giorni di residenza a settimana, e in seguito con cinque giorni a settimana, per poi gradualmente aumentare. Essi erano già stati protagonisti di un progetto di “autonomia territoriale” nel territorio di Sacile (Pordenone), che ha permesso loro di conoscersi e familiarizzare col contesto. Da quest’anno, inoltre, l’équipe di professionisti si è arricchita anche di una terapista occupazionale e di una psicologa, per sperimentare un approccio multidisciplinare».
Attivo a Sacile già dal 2014, il percorso di Propedeutica all’autonomia abitativa gestito da Laluna rientra nell’àmbito di Abitare sociale, sistema di interventi sull’abitare gestito in Associazione Temporanea di Scopo con la Fondazione Down FVG e in coprogettazione con l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO). Dai cicli di propedeutica svolti in passato sono stati avviati diversi progetti di vita indipendente, ad oggi gestiti dalla stessa Associazione Laluna in alcuni appartamenti sul territorio pordenonese.
«Per la nostra Associazione – sottolinea il progettista educativo Daniele Ferraresso – è fondamentale adoperarsi affinché le persone con disabilità possano avere una “vita buona”, intesa come sviluppo e stimolo nell’espressione dei propri desideri, sviluppo delle proprie ambizioni e potenzialità, realizzazione di sé. Tutto questo si sviluppa attraverso dei Progetti Educativi Individualizzati e Personalizzati che guardano alla persona con disabilità nella sua globalità, non solo all’interno del contesto dei servizi offerti dall’Associazione, ma inserita in un contesto sociale o lavorativo, con delle relazioni interpersonali che vanno coltivate e sviluppate».
Nata nel 1994, Laluna è stata fondata da un gruppo di giovani volontari, con l’obiettivo iniziale di proporre una serie di attività per le persone con disabilità. Nel corso del tempo, però, l’organizzazione si è trasformata, diventando un punto di riferimento sul proprio territorio per i progetti di vita a forte spinta evolutiva, con un’attenzione particolare al tema della vita indipendente. Ad oggi gestisce la Comunità Alloggio Cjasaluna Paola Fabris a San Giovanni, che ospita otto persone con disabilità, l’appartamento per l’autonomia abitativa della stessa Cjasaluna, nonché il progetto di cohousing Lalunanuova, sempre a San Giovanni, e anche Gravitiamo a casa nostra, che si propone di sviluppare un’autonomia possibile per persone con disabilità gravi e il progetto di Abitare sociale in Casa Facca a Fiume Veneto (Pordenone), fino appunto alla Propedeutica all’autonomia abitativa di cui si è detto. Oltre tutto ciò, Laluna si occupa anche di progetti di autonomia individualizzati e di gruppo, nonché di percorsi formativi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: michela.sovrano@gmail.com.