Già recentemente premiata dall’Università di Macerata, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine (Premio Inclusione 3.0), per l’iniziativa Mind Inclusion 2.0, consistente in un’app con cui promuovere una rete di supporto alle persone con disabilità intellettiva e favorire uno stile di vita indipendente e inclusivo, la Cooperativa Sociale Margherita di Sandrigo (Vicenza) fa ora parte anche del gruppo dei partner del progetto europeo PROLIFIC (PROmoting digital rights LIteracy For Including Citizens), finanziato dalla Commissione Europea nell’àmbito del programma Erasmus plus, che punta a responsabilizzare gruppi di persone vulnerabili (anziani, migranti e persone con disabilità) sui loro diritti digitali, attraverso lo sviluppo delle capacità di professionisti che lavorano con loro in organizzazioni non governative, associazioni e servizi sociali, creando e validando strumenti specifici.
A coordinare PROLIFIC è l’Istituto Polibienestar dell’Università di Valencia (Spagna) e oltre alla Cooperativa veneta sono coinvolti anche la Fundación Instituto Hermes para el Empoderamiento de la Ciudadanía (Spagna), la SENIOR EUROPA SOCIEDAD LIMITADA – Kveloce (Spagna) e la Fundação Dr José Lourenço Júnior (Portogallo).
Durante l’incontro di avvio, all’inizio di marzo, i partner hanno discusso sulla gestione del progetto, decidendo di iniziare con lo sviluppo di una piattaforma web, mirata a personalizzare un curriculum formativo per professionisti, educatori e volontari che favoriscano l’empowerment (crescita dell’autoconsapevolezza) dei diritti digitali dei gruppi vulnerabili.
In generale, tutto il lavoro alla base del progetto si baserà sulla comprensione comune di quanto sia importante oggi sostenere i gruppi vulnerabili per consentir loro di utilizzare la tecnologia e internet come opportunità di formazione, informazione, sviluppo, espressione sociale e partecipazione, evitando di essere ingannati, molestati o discriminati.
«Internet – spiegano dalla Cooperativa Margherita – genera certamente molteplici opportunità di formazione, informazione, sviluppo, espressione sociale e persino partecipazione dei cittadini. Tuttavia, all’interno del web c’è stato anche lo sviluppo di comportamenti negativi, come il cyberbullismo, la violenza verbale e simbolica, la discriminazione e anche comportamenti criminali. PROLIFIC ha quindi lo scopo di generare consapevolezza e creare strumenti per proteggere i gruppi vulnerabili da truffe o furto di identità, bullismo, grooming e phishing ([rispettivamente “adescamento” e forma di truffa, N.d.R.], combattendo la diffusione di messaggi estremisti, discriminatori, razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi o sessisti».
Nello specifico, come detto, i “gruppi vulnerabili” di cui si parla sono i migranti, gli anziani e le persone con disabilità, «tutti con caratteristiche diverse – sottolineano da Margherita – ma accomunati da una maggiore vulnerabilità alle conseguenze negative del veloce sviluppo della digitalizzazione e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, a causa anche di un livello inferiore di competenze digitali. Per tutto ciò PROLIFIC intende responsabilizzare i gruppi vulnerabili nei loro diritti digitali, rafforzando le capacità dei professionisti che lavorano con loro; aumentare la consapevolezza dei gruppi vulnerabili e dei loro badanti sui diritti digitali; diffondere e trasferire i contenuti e gli strumenti della formazione in diverse comunità in Europa. In tal senso i “gruppi target” cui si rivolge il progetto saranno ovviamente gli utenti finali (migranti, anziani e persone con disabilità), professionisti che lavorano con gruppi vulnerabili (assistenti sociali, volontari, educatori ecc.), esperti (Avvocati, istruzione, IT) e altri portatori d’interesse (organizzazioni non governative, associazioni)». (S.B.)
Per ulteriori approfondimenti sul progetto europeo PROLIFIC, accedere a questo link. Per informazioni: Daria Maule (daria.maule@cooperativamargherita.org).
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