Battaglia vinta: quella rampa si farà presto!

Dopo avere trovato qualche mese fa anche il conforto di un’Ordinanza del Tribunale di Firenze, che aveva evidenziato una situazione di “discriminazione indiretta”, la battaglia di civiltà condotta da Ginevra, con il sostegno concreto di numerosi suoi concittadini, per consentire al figlio con disabilità di entrare a scuola come tutti i compagni, si sblocca positivamente, se è vero che il Comune di Firenze ha ufficialmente annunciato la prossima realizzazione della rampa che mancava, nella scuola frequentata dal ragazzo

Due dita in segno di vittoria«Una scuola moderna, efficiente, ma senza la rampa per le persone con disabilità motoria, pure era prevista in origine nel progetto. Una scuola, quindi, non inclusiva come avrebbe dovuto essere. È la nuova scuola Dino Compagni al Campo di Marte di Firenze e l’assenza di quella rampa non è passata inosservata a molti, soprattutto a Ginevra Risaliti, mamma battagliera che supportata da tanti concittadini, a cominciare dal Gruppo Facebook Noi di Campo di Marte, nonché dal Consigliere del Quartiere 2 Simone Sollazzo, ha condotto una lunga battaglia di civiltà, ovvero la realizzazione di una rampa per il figlio con disabilità Niccolò, che non può accedere all’edificio insieme agli altri bambini, perché appunto non vi è una rampa di accesso all’entrata principale. Egli deve quindi accedere dall’entrata posteriore».
A denunciarlo su queste stesse pagine era stato Lorenzo Somigli, a proposito di una vicenda che anche il nostro giornale ha seguito sin dagli inizi e che all’inizio dello scorso mese di marzo aveva portato ad un’Ordinanza prodotta da Giuseppina Guttadauro, giudice della Quarta Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Firenze, che aveva pienamente accolto il ricorso presentato da Ginevra Risaliti, finanziato da una raccolta fondi promossa nel suo quartiere, basando il proprio pronunciamento sulla discriminazione indiretta fissata dalla Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni).

Ebbene, quell’Ordinanza ha realmente sbloccato la situazione, se è vero che tra i lavori estivi sulle scuole della città, annunciati nel Capitolato presentato qualche giorno fa dal Comune di Firenze, si dice anche che «alla secondaria di primo grado Dino Compagni, nel Quartiere 2, saranno realizzate la nuova rampa per disabili ed eseguite sistemazioni esterne».
A buona ragione, dunque, si può parlare di “battaglia vinta” per Niccolò, per la mamma Ginevra e per tutti quei cittadini di Firenze che ne hanno sostenuto il ricorso.
«Grazie alle vie legali – commenta oggi Somigli, che ha supportato anch’egli quel ricorso – siamo riusciti a sbloccare lo stallo e apprezziamo che il Comune di Firenze si sia impegnato a sanare questa mancanza (la rampa era prevista nel Capitolato) che, come evidenziato nell’Ordinanza della giudice Guttadauro, cagionava una discriminazione indiretta verso Niccolò. È stata una battaglia di civiltà per Niccolò, che ha sconfitto l’apatia e l’indifferenza di molti e, soprattutto, per tutelare tutti coloro che partono indietro e che invece, attraverso la scuola e l’apprendimento, possono realizzarsi». «Naturalmente adesso – conclude – vigileremo sulla realizzazione della rampa». (S.B.)

Il testo dell’Ordinanza del Tribunale di Firenze di cui si parla nella presente nota è disponibile, su richiesta, scrivendo alla nostra redazione (info@superando.it).

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