Avventura, vento in poppa, aria aperta e tutti a far parte di un unico equipaggio, ragazzi e ragazze con e senza disabilità, come ai tempi della Filibusta. Come rendere, quindi, concreti i valori di sport e inclusione? È la sfida lanciata dall’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e dalla Fondazione Vodafone Italia, attraverso il progetto Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità, sfida raccolta dai ragazzi e dalle ragazze della Scuola Madonna della Neve di Adro (Brescia), che durante il lockdown hanno costruito una barca a vela, sotto la guida di maestri d’ascia e dei loro insegnanti.
Ora, dopo mesi di impegnativo lavoro, il natante è pronto e il varo avverrà nella mattinata di domani, sabato 12 giugno (ore 10), nel porto turistico di Lovere, località in provincia di Bergamo sul Lago d’Iseo. Si tratta del primo varo di una barca frutto di questo progetto, che coinvolge altre città e nei prossimi giorni ci saranno altre inaugurazioni a Civitavecchia (Roma), Pesaro, Salerno, Ragusa, e Trepuzzi (Lecce).
«Il progetto Capitan Uncino – spiegano dall’UISP – si ispira al mondo della Filibusta, dove vigeva un accordo di mutua collaborazione tra i membri dell’equipaggio e dove i “marinai con disabilità” – tra gambe di legno, bende sugli occhi e uncini – avevano ruoli e collocazioni essenziali a bordo, in totale e perfetta collaborazione con i pirati senza disabilità. È questa la visione inclusiva che la nostra organizzazione intende mettere in pratica attraverso lo sport sociale e per tutti. Dal canto suo, la Fondazione Vodafone Italia ha sostenuto l’iniziativa, volendo contribuire alla crescita della società verso un modello più inclusivo e aperto alle diversità».
Come detto, il cuore del progetto è stata la costruzione di una vera barca a vela che, grazie ai ragazzi e alle ragazze di Adro, è stata assemblata e rifinita da una ciurma di trenta alunne e alunni della scuola, che domani, 12 giugno, saranno presenti anch’essi a Lovere.
La giornata si aprirà con la cerimonia del varo della barca, con musica e mini-regate per i giovani marinai. Il raduno si terrà presso la tensostruttura del porto, l’orchestra della scuola eseguirà gli intermezzi musicali, saranno presenti i ragazzi della scuola con i loro insegnanti, avverrà la consegna delle magliette, la benedizione della barca e subito dopo il varo vero e proprio, seguito da una breve “crociera” con la barca e sperimentazioni con il simulatore di navigazione e i nodi marinareschi.
Come in ogni varo che si rispetti, saranno presenti i dirigenti scolastici e i rappresentanti delle realtà promotrici coinvolte, insieme all’UISP di Brescia, al Settore Vela dell’UISP Lombardia e alla Fondazione Vodafone. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@uisp.it.
Articoli Correlati
- Andrea Brigatti e "Cadamà", barca a vela che ospita tante persone in carrozzina Nelle persone veramente determinate non esiste disabilità che possa fermare grandi passioni, come il desiderio di scoprire luoghi nuovi e lo spirito di avventura. Fin da piccolo Andrea Brigatti è…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Da Genova a Trieste tutti matti per la vela Si conclude con questa prima settimana di ottobre il quarto Giro d’Italia in barca a vela organizzato nell'ambito del progetto “Matti per la Vela”, iniziativa terapeutico-riabilitativa del Dipartimento di Salute…