Ogni tanto, fortunatamente, càpita di poter dare buone notizie, come quella riguardante Mattia Preziosa, che nei giorni scorsi ha ottenuto con grande fatica e altrettanto impegno il massimo dei voti agli Esami di Maturità.
Persona con tetraparesi spastica distonica e ipovisione, «Mattia – come racconta la madre Marilena Dagnese – ha lottato come un pugile in un’aula del Liceo Scientifico Einstein di Cerignola (Foggia), su uno dei “ring” più importanti della sua vita, in un incontro durato circa un’ora. La Commissione ha avuto modo di conoscere le sue diverse sfaccettature e potenzialità, tramite dei video che lo ritraevano durante il lavoro in didattica a distanza, oltreché interrogandolo e dandogli la possibilità di rispondere attraverso il software Clicker 5».
Gli illuminati “coach” di Mattia sono stati Stefania Longo, l’assistente all’autonomia e alla comunicazione che lo ha seguito durante l’intero percorso scolastico e che, all’ultimo anno, ha passato il testimone alla collega Lucrezia Matrella, condividendo con quest’ultima passione e impegno; e l’insegnante di sostegno Bruna Pettrone, che ha accolto con entusiasmo la sfida, apportando il proprio fondamentale contributo e spendendosi anche al di fuori dall’orario di lavoro. «Insieme – sottolinea la madre di Mattia – hanno avuto modo di esperire la forza, la tenacia e la determinazione del neodiplomato».
«Con immensa soddisfazione – racconta ancora Marilena – ho visto mio figlio essere se stesso, accolto in una comunità scolastica competente e pronta ad includere Mattia. Per questo ringrazio la dirigente scolastica Loredana Tarantino, nonché l’intero corpo docente, per l’impegno profuso costantemente. Questo è il percorso che ogni ragazzo con disabilità dovrebbe seguire, questa è la scuola che ci piace, che “normalizza” le buone prassi, scegliendo di porre tutti gli alunni e le alunne sullo stesso piano, lontano da pietismi e scorciatoie per i ragazzi con disabilità».
«Ho lottato per anni – conclude -, per mio figlio e altri ragazzi, affinché questo sogno si realizzasse e oggi, ancora una volta, Mattia ha vinto grazie alla sua forza e, soprattutto, a chi ha creduto in lui. Non posso dimenticare, a questo punto, i compagni di classe di mio figlio che, sapientemente guidati nel corso degli anni lungo il difficile percorso verso la vera inclusione, lo hanno sempre sostenuto e gioiscono con e per lui per questo importante risultato». Parole, quelle di Marilena, che trovano una bella conferma anche nelle espressioni dei compagni di Mattia, ritratti insieme a lui nella foto che qui a fianco pubblichiamo. (S.B.)
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