«Con questa piattaforma informatica, mettiamo a disposizione della rete clinica uno strumento flessibile di raccolta dati, con modalità trasparenti di gestione e procedure standardizzate e adeguate ai requisiti di privacy e delle volontà del paziente perché possa diventare un aiuto prezioso per la ricerca. Per crescere, naturalmente, il Registro ha bisogno del contributo e della collaborazione di tutti, clinici e persone con una malattia muscolare, per diventare patrimonio di questa comunità»: così Marco Rasconi, presidente dell’Associazione del Registro dei Pazienti con Malattie Neuromuscolari e presidente nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), parla della nascita del Registro Italiano delle Persone con Distrofie Muscolari e Miopatie, nuovo strumento sviluppato grazie al contributo della Fondazione Telethon e della UILDM stessa, «che punta – come si legge nella presentazione – a fornire il supporto necessario all’implementazione di standard ottimali di diagnosi e assistenza, a favorire l’inserimento dei pazienti con malattie neuromuscolari in studi clinici in corso e a contribuire agli studi epidemiologici e di storia naturale da parte dei centri clinici partecipanti alla raccolta dei dati».
In brevi parole, lo scopo è quello «di fare “rete”, mettendo in comune le informazioni indispensabili per migliorare diagnosi, assistenza e prospettive terapeutiche dei pazienti con distrofie muscolari e miopatie».
«Si tratta – come sottolineano dalla UILDM – di un’iniziativa unica nel suo genere per questo tipo di patologie e che prevede la registrazione da parte dei pazienti stessi con distrofia muscolare congenita, distrofia dei cingoli, distrofia facio-scapolo-omerale o con una forma di miopatia congenita. L’adesione al Registro è completamente volontaria: a seguito dell’iscrizione e della scelta del Centro Clinico di riferimento, le persone saranno direttamente contattate dal Centro selezionato al fine di raccogliere informazioni genetiche e cliniche che gli specialisti inseriranno nelle schede mediche».
Per la creazione di questo Registro, infatti, è stato messo in atto un percorso condiviso tra i diversi Centri Clinici della rete neuromuscolare, supportato anche dal rigoroso processo di approvazione Peer Review (“revisione tra pari”) della Fondazione Telethon che, come detto, ha messo a disposizione i fondi per avviare l’iniziativa.
A coordinare il progetto a livello nazionale sarà Adele D’Amico del Centro Malattie Muscolari e Neurodegenerative dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, curatrice dei dati anche per quanto riguarda le distrofie muscolari congenite, coadiuvata da Giacomo Comi, direttore della Neurologia-Malattie Neuromuscolari e Rare del Policlinico di Milano, da Rossella Tupler del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per quanto riguarda la distrofia facio-scapolo-omerale, e da Claudio Bruno del Centro di Miologia Traslazionale e Sperimentale dell’Istituto Gaslini di Genova per le miopatie congenite.
«Oggi – dichiara Francesca Pasinelli, direttrice generale della Fondazione Telethon – è sempre più evidente la necessità di “mettere a sistema” e integrare le diverse competenze nell’ottica di migliorare i percorsi terapeutico-assistenziali, interagendo in maniera sempre più attiva con i pazienti stessi. Storicamente le malattie neuromuscolari rappresentano il motore che ha dato vita alle attività della nostra Fondazione e siamo felici di avere contribuito a questa importante tappa per le persone con distrofie e miopatie congenite, mettendo a disposizione la nostra esperienza di oltre trent’anni». (S.B.)
Per saperne di più, il Registro Italiano delle Persone con Distrofie Muscolari e Miopatie è raggiungibile a questo link. Per ogni ulteriore informazione: uildmcomunicazione@uildm.it (Alessandra Piva e Chiara Santato).
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Assistenza respiratoria e non solo: la vita oltre il domicilio La UILDM di Varese (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha costruito negli anni una solida rete di presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari, unendo tutti gli “ingredienti”…