C’è anche chi accetta bimbi con grave disabilità, senza riserve né pregiudizi
«È rarissimo – scrive Monia Gabaldo – che un bimbo certificato, specie se in condizione di gravità, venga accettato in un club sportivo, ed è ancora più insolito che venga accettato senza educatore al seguito. Se poi di figli certificati con diversi gradi di autismo ne hai tre, lascio immaginare quale tipo di risposte arrivino. Per fortuna, però, ci sono eccezioni, veri modelli ed esempi per tutti, come la squadra di baseball Azzurra Wizzards di Villafranca di Verona che ha accettato i miei tre figli senza riserve né pregiudizi, migliorandone in poco tempo la condizione fisica e psicologica»