Tutelare salute e occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici con disabilità

«Atti concreti per salvaguardare la salute e l’occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici con disabilità»: li chiederà la Federazione FISH, durante il proprio Congresso del 16 e 17 luglio, sia al ministro del Lavoro Orlando che ai rappresentanti delle varie forze politiche, tenendo anche conto che il 31 luglio finirà lo stato di emergenza legato alla pandemia, «ciò che non dovrà coincidere – sottolinea la FISH – con la fine delle misure alternative al lavoro in presenza per le persone vulnerabili, anche perché le varianti del Covid potrebbero portare a un nuovo innalzamento dei contagi»

Giovane con disabilità intellettiva all'opera in un laboratorio artigiano

Un giovane con disabilità intellettiva all’opera in un laboratorio artigiano

«Salvaguardare innanzitutto la salute e l’occupazione dei cosiddetti lavoratori fragili»: lo chiederà la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, nel corso del proprio Congresso Nazionale, in programma il 16 e 17 luglio in modalità online. «Una richiesta – come si legge in una nota diffusa dalla Federazione – che terrà conto del fatto che il 31 luglio prossimo è prevista la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, ciò che non dovrà coincidere con la fine delle misure alternative al lavoro in presenza per le persone vulnerabili, anche alla luce del fatto che le varianti del Covid potrebbero portare nei prossimi mesi a un nuovo innalzamento dei contagi».
Tenuto conto poi che al prossimo Congresso della FISH parteciperanno anche i rappresentanti di tutte le forze politiche, le questioni affrontate in tale occasione andranno ben oltre questo ultimo periodo di emergenza sanitaria e sociale: «Al ministro Orlando e alle forze politiche – dichiara infatti Vincenzo Falabella, presidente della Federazione – chiederemo di intervenire con urgenza su tutte le situazioni di esclusione dal lavoro che vivono le persone con disabilità, quelle che cercano un’occupazione senza avere la possibilità di trovarla o quelle che tentano disperatamente di mantenerla, subendo spesso trattamenti discriminatori nei loro impieghi quotidiani».

Provvedimenti quali l’equiparazione del periodo di assenza dal lavoro alla degenza ospedaliera, lo svolgimento di prestazioni lavorative e della formazione professionale anche in forma di “lavoro agile” (Smart Working), nonché la sorveglianza sanitaria straordinaria per le stesse persone fragili, sono stati il frutto di recenti provvedimenti di proroga, accolti favorevolmente dalla FISH. «Ma tutto ciò non basta – sottolinea Falabella -, perché non si può procedere di proroga in proroga. Servono misure di sistema, a partire dalla definizione di quelle Linee Guida sul Collocamento Mirato che attendiamo ormai da sei anni. Ma è soprattutto necessario incrementare le risorse del Fondo per il Diritto al Lavoro delle Persone con Disabilità e rafforzare gli incentivi alle loro assunzioni. Serve insomma rilanciare lo “spirito” di quella Legge 68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.]) che più di vent’anni fa aveva segnato una svolta fondamentale per il lavoro delle persone con disabilità, senza tuttavia portare ai risultati sperati».
«Quanto è successo nell’ultimo anno e mezzo con la pandemia – conclude – ha reso ancora più stringenti quelle necessità: per questo chiederemo consapevolezza e responsabilità alle Istituzioni e al mondo della politica, sull’urgenza sempre maggiore di prevedere incentivi pubblici per tutelare i lavoratori fragili e per riposizionare la vita delle persone con disabilità al centro degli interventi di sostegno».

«Per il nostro Congresso del 16 e 17 luglio – si legge ancora nella nota della FISH – è stato scelto un titolo non casuale, quale Capire il presente per orientare il futuro, a caratterizzare un appuntamento in cui il mondo associativo vorrà capire dai rappresentanti delle Istituzioni e delle forze politiche quali atti concreti si intendano avviare su temi quali la scuola, il lavoro, la salute, la vita indipendente delle persone con disabilità, la lotta all’isolamento e alla segregazione delle stesse. E di come ripartire senza lasciare indietro nessuno, dentro e oltre la pandemia. In tal senso, abbiamo accolto favorevolmente un risultato per cui ci eravamo battuti, vale a dire l’approvazione, in Commissione Bilancio alla Camera, di un emendamento al cosiddetto “Decreto Sostegni bis”, grazie al quale è stato incrementato il Fondo per la Non Autosufficienza. Questo consentirà un aumento dei fondi assegnati alle Regioni, per potenziare i servizi relativi ai progetti di vita indipendente per le persone con disabilità e non autosufficienti. E tuttavia anche in questo caso chiediamo misure strutturali e per questo lavoreremo a fondo con un nostro rappresentante nel Gruppo di Lavoro “Interventi sociali e politiche per la non autosufficienza” che dovrà elaborare il nuovo Piano Sociale Nazionale e Piano per la Non Autosufficienza per i prossimi tre anni». (S.B.)

Sui temi “di punta” del prossimo Congresso Nazionale della FISH del 16 e 17 luglio, «Superando.it» ha già pubblicato i seguenti testi:
° Dopo la pandemia le persone con disabilità chiedono un nuovo futuro
°
Alunni e alunne con disabilità: voltare pagina, dopo l’isolamento della pandemia
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it (Gaetano De Monte).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo