Caro Sindaco o cara Sindaca, pensa alle persone con disabilità in casa famiglia

«Caro Sindaco o cara Sindaca, una volta vinte le elezioni, metti in cima alla lista o almeno tra le prime dieci cose a cui pensare le persone con disabilità che vivono in casa famiglia e che attendono da vent’anni risposte concrete»: è semplice e chiaro il messaggio lanciato da Casa al Plurale, Associazione che riunisce tante case famiglia di Roma e del Lazio, in una lettera inviata ai candidati in corsa per le Elezioni Amministrative di Roma 2021, Virginia Raggi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti

Ragazzo con disabilità e operatrice in una casa famiglia

Un ragazzo con disabilità in una casa famiglia, insieme a un’operatrice

«Caro Sindaco o cara Sindaca, una volta vinte le elezioni, metti in cima alla lista o almeno tra le prime dieci cose a cui pensare le persone con disabilità che vivono in casa famiglia e che attendono da vent’anni risposte concrete»: è semplice e chiaro il messaggio lanciato da Casa al Plurale, Associazione che riunisce tante case famiglia di Roma e del Lazio, in una lettera a firma del proprio presidente Luigi Vittorio Berliri, inviata ai candidati in corsa per le Elezioni Amministrative di Roma 2021, Virginia Raggi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti.

«Oggi – sottolinea Berliri – nel Comune di Roma esistono sessanta case famiglia rivolte a persone con disabilità: sono piccoli appartamenti, non RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) o grandi istituti, attraverso i quali si dà una risposta concreta e alta in termini di qualità di vita all’angosciante domanda di tanti genitori di persone con disabilità e cioè: “Dopo di noi cosa sarà dei nostri figli”? Le tariffe delle case famiglia, però, sono ferme da oltre vent’anni ad un’antichissima delibera e non sono mai state stabilite in base alle spese che una casa deve sostenere ogni giorno. Di fronte a ciò è opportuno ricordare con forza che in questo anno e mezzo di Covid, le case famiglia, al contrario dei grandi istituti e delle RSA, hanno resistito alla pandemia, offrendo un ambiente accogliente a misura familiare, ma anche faticando tantissimo: tutti gli operatori, infatti, hanno messo a rischio la loro stessa vita pur di garantire un servizio pubblico, svolto a nome e per conto del Comune di Roma. Ciò non può essere ignorato: adeguare le tariffe, quindi, vuol dire garantire, finalmente, una giusta retribuzione a questi operatori e operatrici».

«Crediamo fortemente – si legge nella lettera inviata ai candidati Sindaci di Roma – che governare significhi scegliere da che parte stare, da chi partire, verso dove guardare. Una democrazia evoluta vuole che chi governa faccia delle scelte, seguendo un criterio morale, etico, in grado di rispondere a domande complesse come: cos’è la Vita? Quali le risposte da dare, concretamente, a una persona con disabilità? Come prendersene cura con responsabilità? Un Sindaco ha il preciso dovere di dare risposte serie, efficaci, nel merito dei problemi. In particolare per coloro che non possono rappresentarsi, che non contano elettoralmente, ma che sono concittadini. Da loro un buon Sindaco deve partire».

«Ci viene chiesto di offrire (e ce la mettiamo tutta) un servizio di altissima qualità – prosegue Berliri -, per il quale il Comune di Roma stanzia una cifra del tutto inadeguata e fuori dalla realtà.  Vengono stanziati infatti 105.28 euro e 144.37 euro al giorno: per capire se una cifra è “tanto” oppure “poco” occorre studiare i numeri e alla luce di questi numeri, si deduce che, tolte le spese necessarie, resterebbero 3 euro per ogni ora di lavoro!».

«Chiediamo quindi un impegno serio e concreto – conclude la lettera di Casa al Plurale – ovvero che ci si dica “le rette saranno adeguate entro dicembre 2021 ai reali costi”, il tutto auspicando che la città di Roma si prenda cura di queste fragilità, aumentando la risposta e la qualità della risposta, anche con un uso attento e combinato dei fondi previsti dalla Regione, dalla Legge 112/16 e dal Comune».

Casa al Plurale, che come detto rappresenta dal 2006 decine di organizzazioni e di enti gestori di strutture e progetti di solidarietà, innovazione e integrazione sociale nel Lazio, ha realizzato e più volte segnalato alle istituzioni il report intitolato Quanto costa una casa famiglia?, documento aggiornato agli indici ISTAT di giugno 2021 e che tutti possono liberamente scaricare e consultare a questo link. (C.C. e S.B.)

Il testo integrale della lettera di Casa al Plurale ai candidati Sindaci di Roma, di cui si parla nel presente contributo, è disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Associazione Casa al Plurale (Carmela Cioffi), carmelacioffi@gmail.com.

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