Susana Rodríguez dal fronte sanitario alle gare paralimpiche di Tokyo

Agli ormai prossimi XVI Giochi Paralimpici Estivi di Tokyo, che si terranno dal 24 agosto al 5 settembre in Giappone, parteciperà anche Susana Rodríguez, medica, atleta paralimpica spagnola con albinismo e campionessa mondiale di triathlon, alla quale la prestigiosa rivista americana «Time» ha dedicato una copertina. La testata, oltre a presentarla come atleta paralimpica, ne ha sottolineato l’impegno in prima linea nella battaglia contro il coronavirus

Copertina di «Time» dedicata a Susana Rodríguez

La copertina di «Time» dedicata a Susana Rodríguez

Agli ormai prossimi XVI Giochi Paralimpici Estivi di Tokyo, che si terranno dal 24 agosto al 5 settembre in Giappone, parteciperà anche Susana Rodríguez, medica, atleta paralimpica spagnola e campionessa mondiale di triathlon, specialità che combina nuoto, corsa in bicicletta e corsa a piedi.
A Rodriguez la prestigiosa rivista americana «Time» ha dedicato una copertina, qui a fianco riprodotta, ritraendola con lo sguardo che sembra scrutare l’orizzonte e i capelli bianchi, come la pelle, caratteristiche che, assieme al deficit visivo, connotano le persone con albinismo.
Oltre a presentarla come atleta paralimpica, «Time» ne ha sottolineato l’impegno in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. Come tanti altri atleti e atlete, infatti, anche lei ha in qualche modo “subìto” il rinvio dei Giochi Olimpici e Paralimpici dal 2020 al 2021, ma come componente del personale sanitario ha continuato a lottare contro il Covid ed è stata proprio la sua perseveranza, sia come atleta che come medica, a portarla sulla copertina del «Time».

All’inizio dello scorso anno, quando la pandemia arrivò in Spagna, Rodríguez, che lavora all’Ospedale di Santiago de Compostela, si è messa a disposizione, lavorando alle linee telefoniche per aiutare le persone a capire se avevano necessità di sottoporsi ai test diagnostici e contribuendo alla riabilitazione dei pazienti fiaccati dalla malattia e indeboliti dalla lunga degenza nei reparti di terapia intensiva. Contemporaneamente ha proseguito i suoi allenamenti e, non potendo uscire dall’appartamento che condivideva con due colleghi, ha continuato ad allenarsi a domicilio, utilizzando un tapis roulant, una cyclette e altre attrezzature da palestra.
In ragione del suo deficit visivo, Rodríguez partecipa alle competizioni sportive con il supporto di una guida al suo fianco che ha il compito di spiegarle in tempo reale cosa accede sulla pista. L’atleta e la guida sono unite da una corda e affronteranno una sfida che non è solo sportiva, nuotando, pedalando e correndo insieme.

Raccontando alcuni dettagli sul duro orario di lavoro durante la pandemia, Rodríguez ha spiegato come sia riuscita a conciliare l’impegno sul fronte sanitario con lo sport: «Penso che lo sport mi abbia aiutato a riprendermi dalle giornate lavorative in piena pandemia, e a tornare e affrontare il giorno dopo al lavoro».

Il periodico digitale «El Español» ha raccontato che Rodríguez ha studiato medicina presso l’Università di Santiago de Compostela nel periodo 2009-2015 ed è stata la prima donna cieca a divenire medica in Spagna. Riguardo invece ai suoi meriti sportivi, Rodríguez è sei volte campionessa di triathlon nella sua categoria in Spagna e ha appena vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di La Coruña.
Come già detto, la tenace donna sarà a Tokyo 2020, i suoi secondi Giochi dopo le Olimpiadi di Rio nel 2016, dove è una delle favorite alle competizioni di triathlon.
In conclusione non resta che fare il tifo per lei. (Simona Lancioni)

Il presente contributo costituisce un estratto di un testo già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa). Per gentile concessione.

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