Il Decreto Legge 73/21 (Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali), meglio noto come “Decreto Sostegni Bis”, è stato convertito alla fine di luglio nella Legge 106/21. Esso risulta interessante anche sotto il profilo della stabilizzazione dei docenti, giacché tenta di contemperare le esigenze del personale precario da anni con quelle dei molti giovani che si accingono ad intraprendere la carriera da insegnante. Gli interessi in gioco erano molteplici e contrastanti, ma le soluzioni trovate mostrano una grande attenzione al settore della scuola e in particolare all’inclusione scolastica.
Proprio al tema della stabilizzazione dei docenti di sostegno il Centro Studi Giuridici HandyLex dedica un ampio e dettagliato approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione.
In esso, vi si legge tra l’altro: «Non abbiamo ancora la cifra precisa, ma sembrerebbe che il contingente autorizzato dal MEF [Ministero dell’Economia e delle Finanze, N.d.R.] per le immissioni in ruolo si aggirerebbe intorno a 112.000 posti, di cui 81.000 sui posti comuni e 30.000 sul sostegno. È evidente che i posti sul sostegno non sono sufficienti e che gli interventi non sono risolutivi in quanto i numeri sono di gran lunga inferiori a quelli necessari; tuttavia, si reputa un’ottima spinta al comparto scuola se tali misure saranno seguite, nei prossimi anni, da interventi simili potrebbero portare ad buoni risultati» (la formattazione differisce da quella del testo originale). (Simona Lancioni)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento di HandyLex di cui si parla nella presente nota. Quest’ultima è già apparsa nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa) e viene qui ripresa, con minime modifiche dovute al diverso contenitore, per gentile concessione.