Una giovane condannata alla solitudine dalla sua “disabilità invisibile”

Ha un quadro patologico complesso, che comprende anche un’epilessia farmacoresistente, ma la sua è una “disabilità nascosta” che la sta condannando a restare sola. È la storia di una giovane, simile però a quella di altri ragazzi e ragazze, che da quando ha terminato la scuola superiore, non studia, non lavora e trascorre a casa giornate piatte, senza il conforto di un progetto, dopo che si sono dileguate anche le amiche di sempre. E la madre, per starle accanto, fa tutto quello che può per prendersi cura della figlia, nonostante abbia lei stessa una malattia rara autoimmune

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“SiPuò”: pratiche di accessibilità

Il progetto nazionale “SiPuò – Pratiche di accessibilità” punta ad elaborare un modello di accessibilità e inclusione realizzabile e replicabile in luoghi, strutture, servizi e attività del turismo, dello sport e della cultura, il tutto per promuovere l’accesso a tali settori da parte delle persone con disabilità e malattie rare, migliorandone la qualità di vita e la partecipazione alla società. L’iniziativa coinvolge le organizzazioni APMARR (capofila), AST e UILDM di Mazara del Vallo (Trapani), oltre all’Agenzia SocialNet e a CERPA Italia in qualità di consulente tecnico sull’accessibilità

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“Diverse bici”: mobilità sostenibile e accessibilità per tutti

Coniugare la mobilità sostenibile ad opportunità ed esperienze fruibili da tutti, anche da persone con diverse disabilità: sarà questo il significato della bella iniziativa denominata “Diverse bici”, in programma per il 28 agosto prossimo a Brusson, in Valle d’Aosta, organizzata da CVA, realtà impegnata sul fronte dell’energia verde

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Quella tragedia in una struttura residenziale della Germania

Durante le alluvioni di luglio nell’Europa centrale, che hanno causato quasi 200 vittime, 12 di queste erano persone con disabilità di una struttura residenziale tedesca. Una tragedia che secondo il presidente del Forum Europeo sulla Disabilità Vardakastanis è «un’ulteriore prova del rischio sproporzionato cui le persone con disabilità sono esposte a causa delle politiche di istituzionalizzazione» e «un altro promemoria del fatto che esse vanno coinvolte nei processi decisionali in materia di protezione sociale, riduzione del rischio di catastrofi e strategie di risposta alle emergenze»

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Vite di freaks, da Hollywood all’Italia

“Freaks”: non i giovani che negli Anni Settanta adottavano comportamenti anticonvenzionali, ma nell’accezione di “capricci della natura”, come erano chiamate nell’Ottocento e fino alla prima metà del Novecento le persone con disabilità o con un aspetto insolito. Erano “fenomeni da baraccone” che, principalmente negli Stati Uniti, si esibivano in spettacoli circensi itineranti a pagamento. Ripercorriamo le storie di alcuni di loro, certi molto famosi grazie ad Hollywood, altri di casa nostra la cui memoria è stata tramandata da chi li ha conosciuti e apprezzati non come freaks, ma come persone

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Giochi di formazione, per la qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva

I cosiddetti “Serious Games” (letteralmente “giochi seri”) sono giochi il cui fine principale non è l’intrattenimento, ma l’educazione e la formazione, ponendo idealmente in equilibrio gli aspetti seri e quelli ludici. Uniti alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) diventano segnatamente “ICT-Serious Games”, modalità che è al centro di un ampio progetto europeo di durata biennale, avviato alla fine dello scorso anno, e denominato ID-GAMING. Tra i partner, insieme ad enti e organizzazioni di Portogallo, Spagna e Grecia, vi sono anche l’AIAS di Bologna e il CSS Forlì

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Il Progetto di Vita delle persone con disabilità: una ricognizione legislativa

È disponibile a tutti, nel sito dell’ANFFAS Nazionale, un numero monografico della rivista dell’Associazione «La Rosa Blu», intitolato “Il Progetto di Vita delle persone con disabilità. I principali pronunciamenti giurisprudenziali”, interamente dedicato, appunto, al Progetto di Vita delle persone con disabilità, di cui all’articolo 14 della Legge 328/00, oltreché all’importanza che esso riveste per garantire la piena e concreta esigibilità di diritti e la migliore qualità di vita a tutte le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e alle loro famiglie

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