L’istituzione di un tavolo di confronto a livello centrale sulle questioni inerenti la disabilità e il miglioramento delle prestazioni e dei servizi sia in tema di invalidità civile, stato di handicap ai sensi della Legge 104/92 e disabilità ai fini scolastici e lavorativi, sia rispetto ad altre prestazioni assistenziali e di previdenza che impattano direttamente sulla vita delle persone con disabilità: è questo l’esito del protocollo (il cui testo integrale è disponibile a questo link) sottoscritto nei giorni scorsi con l’INPS, da ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), ENS (Ente Nazionale Sordi) e UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), alla presenza del presidente dell’Istituto Pasquale Tridico, del direttore generale Gabriella Di Michele, del responsabile della Direzione Centrale Inclusione Sociale e Invalidità Maria Sciarrino e del coordinatore generale di Medicina Legale Raffaele Migliorini.
«Attraverso l’istituzione di questo tavolo – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – non solo sarà possibile rilevare eventuali criticità nell’andamento dell’attuale sistema accertativo, incluse le modalità di partecipazione dei medici di rappresentanza alle Commissioni, ma soprattutto si intende attivare un percorso assolutamente propositivo per il miglioramento del sistema, segnalando anche buone prassi o eventuali soluzioni innovative volte a rendere più agevole e maggiormente puntuale il momento accertativo per le persone con disabilità, affinché possa essere poi utile per la predisposizione concreta dei servizi (e non solo delle provvidenze economiche) necessari per le persone che rappresentiamo».
Come viene sottolineato dall’ANFFAS, «il riferimento del presidente Speziale riguarda in particolare le Commissioni previste per i minori dalla Legge 104/92, ai fini dell’inclusione scolastica che, nell’ottica della riforma sull’inclusione scolastica per gli alunni e le alunne con disabilità prevista dal Decreto Legislativo 66/17, permetteranno attraverso tale accertamento di dare indicazioni per stabilire successivamente quali barriere e facilitatori debbano essere rispettivamente eliminati e approntati per modificare gli ambienti frequentati dai minori con disabilità (incluso quello scolastico), affinché diventino inclusivi, al di là di sostegni diretti alla persona stessa».
«Si apre da questo momento una nuova stagione per tutti noi – prosegue Speziale – che saremo impegnati, a livello centrale e territoriale, a rendere più incisivo e presente il nostro intervento come ANFFAS nel momento accertativo, ma soprattutto a portare quella specifica esperienza che abbiamo sulla disabilità intellettiva e sui disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico perché siano già posti, in tali fasi, gli elementi salienti per l’attivazione (negli altri luoghi deputati ad erogare servizi), di idonei sostegni e supporti».
«Il protocollo che abbiamo sottoscritto – conclude – richiama tutti ad un rinnovato impegno di responsabilità al servizio delle persone con disabilità di cui la nostra organizzazione si prende cura e carico ormai da oltre sessant’anni e quindi di servizio anche verso le Istituzioni che sono deputate ad essere a loro volta al servizio delle medesime persone. Ed è con questo spirito che, rafforzando il rapporto con le Associazioni locali e i medici ANFFAS, rappresentanti in seno alle varie Commissioni di accertamento, vogliamo collaborare ed essere da stimolo all’INPS con continuità, competenza ed eticità».
Da ricordare, in conclusione, che l’ANFFAS avrà cura di lavorare anche rispetto alle altre prestazioni assistenziali e previdenziali messe in campo dall’INPS, per faf sì che lo sforzo del momento accertativo iniziale non sia disperso nel momento della concreta erogazione dei servizi e delle prestazioni a favore delle persone con disabilità. (S.B.)
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