«Le tematiche politiche e amministrative che riguardano la disabilità sono urgenti e sempre attuali, visto che concorrono alla qualità di vita delle persone e riguardano un numero sempre maggiore di cittadini, di fronte al progressivo invecchiamento della popolazione. Sono trasversali – non parliamo solo di sanità, ovviamente, ma di lavoro, abitazione, trasporti, istruzione e formazione professionale, sport, cultura ecc. – e universali, dando la cifra del grado di civiltà che una città è in grado di offrire ai suoi cittadini, a tutti i suoi cittadini. E sono in evoluzione: bisogna infatti favorire il passaggio, già in atto, dal modello di riferimento medico-legale a quello bio-psico-sociale»: così Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS di Torino (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e componente del Direttivo della FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presenta, in vista delle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre, il confronto sul tema della disabilità tra i candidati a Sindaco di Torino, organizzato per la mattinata del 24 settembre in un luogo simbolico quale la sede del locale Centro Servizi per il Volontariato (Via Giolitti, 21, ore 9.30).
Per l’occasione sono stati invitati i principali candidati a Sindaco del capoluogo piemontese, vale a dire Stefano Lo Russo, che parteciperà in prima persona, mentre a rappresentare Paolo Damilano ci sarà la deputata Elena Maccanti e a fare le veci di Valentina Sganga interverrà la consigliera comunale di Torino Daniela Albano. A moderare il dibattito sarà Cinzia Gatti, giornalista di «Torino Oggi».
Ai partecipanti, per altro, sono già state rivolte, insieme all’invito, le seguenti tre domande ritenute centrali per delineare una seria politica sulla disabilità, cui saranno chiamati a rispondere durante il dibattito:
° Vi impegnate a non decidere nulla su di noi e sulle nostre famiglie senza di noi? Siete disposti a praticare una reale co-progettazione e co-programmazione? In altre parole: sì o no a un Tavolo permanente cittadino sulla disabilità?
° L’offerta di servizi e supporti della città è datata, non ve ne sono per tutti, perché il sistema di rilevazione del bisogno è obsoleto. Rientra dunque nel vostro programma una rilevazione precisa dei bisogni delle persone con disabilità? Avete intenzione di porre rimedio alla carenza di servizi, per esempio sbloccando gli accreditamenti?
° L’attuale sistema di valutazione dei servizi si basa prevalentemente su criteri quantitativi (minuti di personale impiegati) e strutturali, per altro con regole che prevedono unicamente supporti legati alle disabilità fisiche. Noi chiediamo l’istituzione di un sistema di vigilanza che preveda anche una rilevazione dell’effettiva qualità del servizio offerto, attraverso il coinvolgimento diretto delle principali Associazioni di rappresentanza delle famiglie. Vi impegnate quindi ad adottare un sistema di vigilanza qualitativo e partecipato, e dare evidenza pubblica dei verbali delle verifiche effettuate? (S.B.)
Visto il ridotto numero di posti in sala a causa delle normative di sicurezza sanitaria, il dibattito del 24 settembre sarà trasmesso in diretta Facebook sulle pagine dell’ANFFAS di Torino e di «Torino Oggi». Per ogni ulteriore informazione: media@inspirecommunication.it (Daniele Pallante); segreteria@anffas.torino.it.